Andiamo con ordine: il terzetto che ha vinto le elezioni è composto, come noto, da (in ordine alfabetico) Berlusconi Silvio, Meloni Giorgia, Salvini Matteo, i quali in campagna elettorale non si sono fatti scrupoli di, rispettivamente, insistere sulla natura "cristiana" del partito da lui fondato, sottolineare il suo essere madre e cattolica, sbandierare senza ritegno crocifissi e rosari, e poi insieme, portare alla terza carica dello stato tal Fontana, e al posto di ministro per la famiglia tal Eugenia Forcella, entrambi ben noti alle cronache per le loro posizioni oltranziste in merito alla famiglia cosiddetta "tradizionale".

Quindi, la declinazione della famiglia così come la intendono loro, è chiara e non presenta dubbi di sorta, padre e madre regolarmente sposati con rito religioso (vedi la proposta di elargire un sostanzioso contributo a chi dovesse decidere di sposarsi, e pure in chiesa) e prole, possibilmente benedetta e numerosa.

Tutto bello se non fosse che questi "paladini" del religiosamente e familiarmente corretto non avessero una vita familiare agli esatti antipodi di quello che hanno propinato all'elettorato prima e agli italiani tutti adesso.

Vediamo...

Berlusconi, annovera figli fatti con due mogli diverse, di cui una sposata con rito religioso e l'altra con rito civile. Poi, non contento, annovera pure un fidanzamento e poi un altro ancora coronato da un "finto matrimonio", il tutto condito da allegri passatempi (bunga bunga) di cui le cronache hanno ampiamente riferito.

La Meloni ha un figlio con un "compagno" con cui attualmente convive, senza essere sposata né in chiesa né altrove.

Salvini ha un figlio nato da un matrimonio, uno nato da una convivenza ai quali hanno poi  fatto seguito due "fidanzamenti" di cui l'ultimo  ancora in corso... per ora.

Se uno si presentasse alle elezioni predicando la dieta vegetariana ma gestendo nel contempo una catena di macellerie e di "Steak House" verrebbe quanto meno preso a pernacchie.

Ma per l' elettorato italiano, che, è bene ricordarlo, nelle ultime politiche è stato rappresentato da circa la metà degli "aventi diritto", va bene così, per l'altra metà non si sa.

Questo è veramente il paese delle meraviglie.


PS.  Sarebbe ingiusto, dato l'argomento, dimenticare un altro esimio sostenitore del "Family Day", parlo dell'ineffabile Mario Adinolfi, che vanta un figlio nato da un matrimonio seguito da un divorzio e una figlia nata da un matrimonio (si fa per dire) celebrato non si sa con quale rito, nientemeno che a Las Vegas (cerimonia al casinò, officiante un croupier?)... d'altronde il cattolicissimo Adinolfi ama il gioco d'azzardo, essendo un giocatore di poker.

Praticamente il festival delle facce di bronzo!