Esteri

Un gesuita, artista famoso, abusa di suore ma il Vaticano archivia e tace: "reati prescritti"

Ancora un bruttissimo caso di abusi che riguarda un gesuita  sta gettando un'ombra inquietante sul pontificato di Francesco e sulla segretezza con la quale la Santa Sede continua – ancora oggi - a trattare vicende del genere.

La vicenda riguarda Marko Ivan Rupnik, un artista famoso conosciuto a livello internazionale per i mosaici realizzati nei principali santuari, e che continua a fare conferenze in giro per il mondo, tutte basate sull'etica, il valore della purezza e la forza del Vangelo.

Rupnik è autore dei mosaici della Cappella "Redemptoris Mater" in Vaticano, di quelli delle basiliche di Fátima e di San Giovanni Rotondo, di quelli sulla facciata del Santuario di Lourdes. Altri suoi lavori sono visibili nel Santuario della Madonna dei Fiori a Bra, nella Cattedrale di Santa Maria Reale dell’Almudena a Madrid, nella Cappella del vescovado di Tenerife a San Cristóbal de La Laguna, nella cripta della Cattedrale di Santo Domingo de la Calzada, nella Chiesa ortodossa della Trasfigurazione a Cluj, nel Santuario di san Giovanni Paolo II a Cracovia, del Santuario di San Giovanni Paolo II a Washington, nel Santuario di Madonna Ta' Pinu a Gozo e nella Chiesa Madre di Supersano, la chiesa di San Pasquale a Bari.

Le accuse nei suoi confronti risalgono al lontano 1995, quando una donna consacrata riferì di essere stata plagiata e di aver subito "abusi psico-fisici-spirituali". Il procedimento è stato aperto e la donna fu chiamata a rendere testimonianza più di una volta. Incaricato per questo delicato compito è stato l’attuale vescovo ausiliare di Roma, Mons. Daniele Libanori. Nonostante quest’ultimo abbia dimostrato estremo rigore in molteplici casi, sull’argomento, bisogna sottolineare come vi siano due motivi per cui non sembra essere la persona più indicata. In primis è il vescovo ausiliare responsabile del Clero, in secundis è anche lui un gesuita.

La consacrata ha dichiarato: "Sono sconcertata dal fatto che nonostante le gravi accuse che gli sono state mosse e per le quali sono stata chiamata a rendere ancora testimonianza, padre Rupnik continui a dare conferenze in giro per l’Italia e a postare su YouTube le sue catechesi. Questa triste realtà fa nascere in me il dubbio di non essere stata creduta. Ho necessità di sapere, dopo tanta sofferenza, se la Chiesa considera padre Rupnik un maestro attendibile".

La comunità dove questi abusi sarebbero stati commessi è stata commissariata nel 2021, il tutto è stato fatto nel massimo riserbo e silenzio e questo fa nascere non poche perplessità. 

Ad avvalorare le parole drammatiche della precedente testimone vi è la denuncia di un'altra donna, una religiosa laica, che nel giugno di quest'anno ha preso carta e penna, stanca di vedere padre Rupnik in giro per il mondo a pontificare sulla fedeltà al sacerdozio e alla Chiesa. A muovere questa seconda testimone non sono tanto gli abusi sulla sua persona, perché non è mai stata abusata, ma l'essere stata testimone nel corso degli anni di una valanga di denunce di religiose ed ex religiose per abusi  da parte del gesuita Rupnik. 

La testimone scrive: 

«La loro testimonianza, per quanto mi è noto, non è stata mossa da una ricerca di vendetta, bensì dalla preoccupazione per altre persone che potrebbero ancora cadere nella stessa trappola. Faccio mia la loro preoccupazione, consapevole che le azioni di persone con disordini simili a quelli manifestati da padre Rupnik, non riescono a trovare equilibrio senza un aiuto esterno»

e spiega che fu attraverso un evento traumatico (la fuga di una suora da un istituto) che venne a conoscenza che  Rupnik

«sfruttava il suo ruolo di amico, confessore e padre spirituale per istaurare, attraverso una fine manipolazione, rapporti intimi di natura sessuale». 

Eppure l’indagine è stata compiuta e l’esito sembra essere arrivato a gennaio del 2022 con il Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede che riferisce: “Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Reverendo Padre Marko Ivan Rupnik, S.I.” Nessun incarico, non compare la dicitura “già direttore del Centro Aletti”. Il Pontefice riceve Rupnik, come mai? Non tutti gli abusatori vengono ricevuti dal Papa, anzi, si evita appositamente. Cosa ha detto Francesco al gesuita sloveno?

In Curia qualcuno dice che il Pontefice abbia comunicato al gesuita la decisione e lo abbia invitato ad una vita riservata, niente predicazione, niente celebrazioni pubbliche e divieto di confessare. Ma è davvero così?

Il 10 maggio 2022 padre Mark Rupnik ha predicato un ritiro del clero a Larino in provincia di Campobasso. Se il Papa gli ha davvero chiesto questo, perché Rupnik continua la sua attività?

Sulla vicenda, la Compagnia di Gesù ha emesso la seguente nota:

Rupnik, però, al momento non sembrerebbe curarsi delle imposizioni del proprio superiore. Dal 13 al 17 febbraio 2023 presso il Santuario della Santa Casa di Loreto, infatti, guiderà gli esercizi spirituali a presbiteri e religiosi. In sostanza dovranno ricevere delle meditazioni sulla vita ministeriale da una persona che sta contravvenendo a un provvedimento dell’autorità ecclesiastica.

Autore Palmieri Francesco Maria
Categoria Esteri
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