Cultura e Spettacolo

La sedia rossa II


(vai alla prima parte)
Quella sera tornò a casa con mille idee.

Innanzitutto, doveva recuperare i barattoli: aveva deciso di portarne quattro e di chiedere all'operaio solo i colori fondamentali. Aveva anche deciso di non parlarne con i bambini, per fare loro una sorpresa.

Giuseppe era stanco e, nel pigiamino azzurro, era già pronto per la nanna. Armando era nervoso, aveva litigato con l'amico del cuore e le raccontò, piangendo, che si erano dati "scompa".  Lo consolò abbracciandolo e, pian piano, si rasserenò.

Infine, scovò i barattoli nel mobile sulla cappa: avevano la chiusura ermetica e avrebbero conservato perfettamente la vernice.

L'indomani, lasciati i bambini alla madre al piano di sotto, con passo leggero e la busta dei barattoli, si avviò. I primi raggi rischiaravano  con un anticipo di primavera i palazzoni grigi, l'aria era ancora fredda e dalla bocca dei passanti saliva un filo di vapore.

Ad una svolta, li vide verniciare all'angolo di via Po. L'inferriata sotto le pennellate rosse, verdi, gialle, vibrava nella luce del mattino e spandeva intorno allegria.

"Possibile che una cancellata colorata possa avere questo effetto?" rimuginò Monica, che non sentiva il solito freddo, né quel profondo malcontento che sempre l'accompagnava nel tragitto.

All'angolo si fermò e attese un cenno del giovane che, alto e ben piantato, in tuta blu e berretto rosso della Ferrari, aveva occhi grandi e scuri, un filino di barba sui tratti regolari del volto, una bella bocca schiusa in un sorriso.

Ricambiò il sorriso e gli porse i barattoli, dicendo con tono rattrappito - "Buongiorno" - . Lui si fece avanti, allungò il braccio per afferrare la borsa e rispose -  "Buongiorno" - con voce morbida, leggermente arrochita dal fumo di sigaretta. Poi - " Silvio Monti, piacere." - le disse guardandola negli occhi, mentre a lei si imporporavano le gote e le usciva con vocetta stonata un - "Piacere, Monica Rossi" - .

"Dov'è che abiti" - incalzò Silvio e poi, alzando leggermente le spalle - "Per portarti la vernice ..." - .

"In via Fiume 34, girando l'angolo ... la prima sulla destra. Se ci vai presto, ci trovi mia madre" -  puntualizzò Monica sempre più confusa e, allargando gli occhi, prima ancora della bocca, in un ampio sorriso, concluse - "Beh ciao, devo correre in ufficio" - e quasi scappò via.

(continua...)

Autore fillyfilandica
Categoria Cultura e Spettacolo
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