"I sindacati confederali - Cgil, Cisl e Uil - sollecitano fin da ora una convocazione, nei prossimi giorni, da parte del nuovo Esecutivo e l’apertura di un confronto vero sui problemi e sulle scelte economiche e sociali in vista della prossima legge di stabilità, avendo come riferimento imprescindibile la piattaforma sindacale unitaria di Cgil, Cisl e Uil, sostenuta dalla ampia mobilitazione degli scorsi mesi.
Il nuovo Governo sarà valutato da Cgil, Cisl, Uil sulla base della capacità di dare risposte efficaci e concrete alle rivendicazioni contenute nella piattaforma che resta il forte elemento unitario di coerenza dell'azione sindacale. Il confronto con il nuovo Esecutivo dovrà segnare una piena discontinuità non solo per quanto riguarda le scelte di merito, ma anche sul metodo.
A tal fine andrà sviluppato un dialogo costante e preventivo con le parti sociali sulla politica economica, a partire da un'equa riforma fiscale fondata sulla lotta all’evasione e sulla riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti e pensionati; da una politica industriale rispettosa dell'ambiente; dall’urgente soluzione delle tante vertenze aperte al Mise; dalla sicurezza sul lavoro; dalle politiche attive del lavoro e degli ammortizzatori sociali; dalla revisione dello “sblocca cantieri” e dall’avvio dei lavori per le infrastrutture; dalle questioni della sicurezza e dell'immigrazione; da nuove politiche di sviluppo per il Mezzogiorno.
Vanno inoltre affrontati i temi delle pensioni, dei rinnovi contrattuali dei lavoratori pubblici e privati, con la valorizzazione della contrattazione collettiva, capitoli che, al momento, sembrano non inseriti nella bozza di programma del nuovo Governo. Così come rimane urgente procedere a nuove assunzioni in tutta la P.A., a cominciare dall’istruzione e dalla sanità.
Cgil, Cisl, Uil sosterranno tali rivendicazioni con una serie di iniziative nei luoghi di lavoro, nei territori ed a livello nazionale per sollecitare un definitivo superamento delle politiche di rigore, per l'affermazione anche a livello europeo di un politica di crescita e sviluppo e per la riduzione delle diseguaglianze".
Quanto sopra riportato, è il "benvenuto" espresso dai sindacati confederali al nuovo Governo Conte, a cui chiedono un confronto per instaurare, nel merito e nel metodo, un dialogo che sia diverso da quello registrato nella scorsa legislatura, dove si è persino arrivati - per motivi di mera propaganda - a convocare due tavoli di contrattazione sulla legge di bilancio... uno dei quali presieduto dal ministro dell'Interno che non aveva né deleghe, né competenze di natura economica.
Il Governo "giallorosso" riporterà un po' di normalità nelle istituzioni?