Giovedì 18 Maggio, dalle ore 15 alle 18, si terrà un convegno sulla Conservazione del patrimonio genetico degli “antichi semi” e della biodiversità agricola e sullo stato di attuazione del PNRR alla Biblioteca Casanatense di Roma.

Saranno al centro della discussione le proposte di AVASIM-MAMA.SEEDS per la conservazione del patrimonio genetico degli “antichi semi” e della biodiversità agricola per le generazioni future nonché il partenariato pubblico-privato (PPP).

Come è  noto, il PNRR costituisce la sfida principale per il rilancio del sistema-Paese, sia dal punto di vista economico sia da quello socioculturale. Una corretta gestione delle risorse stanziate infatti consentirebbe all'Italia di consolidare il proprio ruolo strategico all'interno dello scenario internazionale.

A tal fine, è necessario un coinvolgimento di tutti: Amministrazioni centrali, Soggetti attuatori e/o realizzatori al fine di raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano. Anche i cittadini possono rendersi partecipi attraverso un monitoraggio continuo delle attività, accedendo ai servizi digitali messi a disposizione dalle Pubbliche Amministrazioni.

In tale direzione vanno molti dei progetti che si occupano dell'applicazione pratica di alcuni obiettivi del PNRR, come il progetto ideato da Consorzio AVASIM- MAMASEED - l’Alleanza per la Valorizzazione delle Antiche Sementi Italiane e del Mediterraneo - volto alla conservazione del patrimonio genetico degli “antichi semi” e della biodiversità agricola per le generazioni future. Il progetto tiene conto delle recenti modifiche degli articoli 9 e 41 della Costituzione, finalizzati alla attuazione dei principi costituzionali di tutela Ambientale e Culturale, e delle missioni previste dal PNRR riguardo lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica e digitale.

Il Piano prevede il raggiungimento di 27 obiettivi complessivi entro il 30 giugno 2023 e di 69 entro la fine di dicembre 2023, con molti target da realizzare soprattutto nel quarto trimestre per un importo complessivo di risorse pari a 34 miliardi di euro, di cui 16 miliardi di Euro nel primo semestre e 18 miliardi di Euro nel secondo.

Tuttavia, come evidenziato della Corte dei Conti nell'ultima relazione datata 28 marzo 2023, oltre la metà delle misure interessate dai flussi mostra ritardi ed è ancora in una fase iniziale dei progetti.

Tali ritardi vanno imputati, nonostante le riforme abilitanti del PNRR (tra esse, ad esempio, la disciplina acceleratoria sul contenzioso amministrativo introdotta ai sensi del co. 4 dell'art. 48 del D.L. n. 77/2021) a fattori esogeni quali la guerra in Ucraina, l'inflazione, il caro materiali ed energetico, elementi che senza alcun dubbio dovranno essere tenuti in considerazione dalla Commissione Europea al fine di una eventuale revisione del Piano stesso (possibile, ma non senza criticità, ai sensi dell'articolo 21 del regolamento Ue 2021/241).

In tale scenario complesso e innovativo è tornato alla ribalta un istituto giuridico già presente nel vecchio Codice degli appalti e significativamente potenziato dal nuovo Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023) ovvero il partenariato pubblico-privato (PPP). Quest'ultimo è infatti lo strumento attraverso il quale, tra l'altro, si consente di generare, nella fase di gestione del progetto, flussi di cassa sufficienti a rimborsare il debito contratto per la realizzazione dello stesso e la remunerazione del capitale di rischio. A ciò si aggiunga un'altra parte del nuovo codice (cit.) che dedica ben 18 articoli, oltre ad articoli correlati, alla digitalizzazione. Ciò, unitamente agli obiettivi di sviluppo sostenibile e transizione ecologica e digitale sopra citati, dovrebbe finalmente portare alla semplificazione dei procedimenti amministrativi nonché ad una maggiore trasparenza, per il raggiungimento degli obiettivi fissati dall'articolo 97 della nostra Costituzione. Tali finalità risultano vitali per la realizzazione degli obiettivi imposti dal Piano, in quanto, come noto, il PNRR è un programma «performance based» e non di spesa e, come tale, si fonda sul raggiungimento di milestone, che individuano riforme ed investimenti, e di target che rappresentano i risultati, misurati con criteri oggettivi.

“Per raggiungere gli obiettivi del PNRR è necessaria una vera e propria unità di intenti. Come noto, il PNRR rappresenta una grande opportunità per riaffermare il ruolo strategico dell’Italia all’interno dello scacchiere internazionale. Infatti, una corretta gestione delle risorse del piano potrebbe rafforzare il nostro sistema economico-industriale per garantire una maggiore competitività in linea con le nuove sfide della globalizzazione. A tal fine è necessario semplificare e alleggerire la burocrazia dell’apparato amministrativo. Di vitale importanza risultano essere le missioni di sviluppo sostenibile e transizione digitale. Sempre nell’ambito del PNRR si evidenzia che – come suggerisce la V Commissione permanente della Camera dei Deputati – il partenariato pubblico-privato può rappresentare un efficacie strumento per la realizzazione di opere e servizi di qualità. Sul tema della semplificazione, poi, si ricorda: la disciplina acceleratoria sul contenzioso amministrativo introdotta ai sensi del co. 4 dell’art. 48 del D.L. n. 77/2021 nonché la drastica riduzione dei tempi per le procedure autorizzatorie per attrarre i grandi investitori nazionali e internazionali”, afferma l’Avv. Riccardo Segamonti, Co-Founder di PNRR Avvocati Network Advisory.“Io credo che il PNRR costituisca una formidabile opportunità per il nostro Paese, ma è un’opportunità il cui sfruttamento richiede una vera e propria svolta culturale. Cogliere le sfide di crescita offerte dal PNRR significherebbe avere la possibilità di superare alcuni problemi endemici che riguardano il funzionamento dell'amministrazione e favorire tra le altre cose una semplificazione del labirinto giuridico in cui si muovono le nostre imprese nella loro quotidianità. In conclusione, utile potrebbe essere negoziare le modifiche necessarie al Piano e soprattutto trovare delle solide soluzioni come ad esempio quella del diretto coinvolgimento dei privati per la realizzazione di interventi con il credito d’imposta perché senza soluzioni di questo tipo le risorse a disposizione potrebbero non essere tutte investite e una importante occasione di crescita per il futuro andrebbe irrimediabilmente sprecata”, conclude Segamonti.

Al convegno saranno presenti: l’on.le Lucia Albano, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Dott. Fabrizio Penna, Capo Dipartimento dell’Unità di Missione per il PNRR del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’Ing. Angelantonio Orlando, Direttore Generale dell’Unità di Missione per il PNRR del Ministero della Cultura, Senatore Domenico Matera, Presidente Comitato per la Legislazione e membro Commissione Politiche Europee.

L’Avv. Alessia Montani per AVASIM  presenterà la piattaforma MAMA:SEEDS, https://www.mama-seeds.com/ che ambisce a diventare il punto riferimento degli antichi semi in Italia.

Il Convegno si terrà in presenza e sarà gratuito – Ai partecipanti saranno riconosciuti crediti professionali dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma.