In una intervista al Corriere, Giuseppe Conte ha dichiarato che "a Palazzo Chigi partirà nei prossimi giorni un tavolo di lavoro dedicato alla riforma fiscale che costituirà una delle priorità della prossima manovra. Ragionare ora sui dettagli e sui numeri complessivi è assolutamente prematuro. Posso solo dire che vogliamo farla bene. Efficace e incisiva. E ovviamente sostenibile sul piano finanziario".

Un concetto ribadito anche in una intervista al TG1 dove il premier ha dichiarato che il Governo sta già lavorando sulla flat tax: "vogliamo fare la flat tax, stiamo facendo una manovra economica avvantaggiandoci con i tempi. Siamo molto desiderosi di realizzare un’ampia riforma fiscale, soprattutto una riforma che consentirà di alleggerire il peso fiscale a beneficio delle famiglie italiane e delle imprese. L’obiettivo sarà che paghino tutti ma paghino meno quindi dovremo anche realizzare un piano che costringa gli evasori a rientrare in chiaro.

È un grande risultato per l’Italia, che ha avuto il riconoscimento che merita. Questo dimostra anche la serietà e la credibilità del nostro Paese e la responsabilità dei governanti.

La nostra economia è solida, lo spread cala, i nostri conti sono in ordine: ci sono tutti i presupposti per proseguire con fiducia per tutelare e realizzare gli interessi dei cittadini italiani".



Questo è ciò che Conte vuol "vendere" agli italiani per far creder loro che nel Governo, miracolosamente sia scoppiata all'improvviso un'unità d'intenti. Poi, però, c'è stato un vertice di maggioranza i cui contenuti, sia Conte, sia Di Maio, sia Salvini si sono ben guardati dal far sapere ai loro sostenitori. Tra gli argomenti all'ordine del giorno, la sostituzione di Savona, finito alla Consob, all'incarico di ministro degli Affari Ue, la cui nomina è in discussione tra l'attuale ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana e l'economista Alberto Bagnai.

Ma l'argomento più importante è quello che riguarda l'autonomia da applicare alle regioni che ne hanno fatto richiesta. Nodo che finora è sembrato insuperabile e che anche ieri sera ha avuto bisogno di ore di discussione.

Secondo quanto riportano alcune fonti stampa, sull'aspetto economico relativo alla ripartizione delle risorse, Lega e 5 Stelle avrebbero trovato un "quasi" accordo, mentre ancora sarebbe da prendere in esame il nodo competenze. Nuovo appuntamento sul tema è previsto lunedì.