Se sei un abitudinario delle erboristerie, avrai notato come i prodotti che trovi all'interno di questa tipologia di negozi è molto varia non solo nella composizione ma anche nella forma in cui l'erborista te li rende disponibili.

In questo articolo ti guido alla scoperta e alla conoscenza delle varie tipologie di prodotti di cui ti puoi avvalere per raggiungere o mantenere uno stato di salute 100% naturale.

I derivati più antichi delle piante sono il succo (da pianta fresca) e la polvere (da pianta secca).

Entrambi i preparati pongono alla tua attenzione alcuni aspetti da conoscere bene: nel primo caso va sottolineato che se è vero che il succo ha un'ottima valenza come alimento, lo stesso non si può affermare per la presenza di principi attivi ben determinati e standardizzati (ossia che garantiscono la presenza quantitativamente costante di quel principio attivo), senza contare poi che un succo fresco ha un grado di conservazione molto limitato nel tempo.
Puoi considerare quindi il succo fresco come un'ottima fonte di nutrienti ma non come un rimedio salutistico.

Nel caso della polvere della pianta essiccata, il risultato finale è ottenuto mediante procedimenti meccanici di vario tipo che vanno a frantumare la pianta, senza prevedere però alcun processo estrattivo dalla stessa. Ne deriva quindi che le sostanze attive, anche se certamente presenti nella polvere, sono scarsamente biodisponibili (ossia assorbite in bassa quantità dal nostro organismo).
Quindi ti trovi ad utilizzare capsule, compresse o tavolette di cui non hai una certezza di risultati.

In erboristeria puoi trovare però derivati di piante che sono ricavati con metodi estrattivi particolari, che ti offrono un grado di garanzia molto maggiore e che quindi sui quali è sicuramente consigliabile orientarsi.
Ognuno di questi processi estrattivi è legato a un determinato tipo di solvente che di volta in volta andrà ad estrarre in maniera selettiva e precisa le quantità di principi attivi dalle piante che sono più utili per trattare i casi in questione.

Le tinture si ottengono sottoponendo la pianta a un processo estrattivo mediante un solvente idro-alcolico: questo procedimento avviene o da pianta secca o da pianta fresca, e in quest'ultimo caso sentirai parlare di tintura madre.
Il limite di questa forma estrattiva sta nel fatto che non è previsto un processo di evaporazione del solvente (quasi sempre l'alcool), e i principi attivi tendono ad essere poco concentrati, non selezionati e poco stabili nel tempo.

Gli estratti si ottengono depurando dal prodotto finito il solvente utilizzato per l'estrazione e concentrando le sostanze presenti fino ad arrivare alla produzione di un estratto fluido, un estratto secco o un estratto molle.

Vi è poi la categoria degli estratti titolati, standardizzati e purificati ossia preparati a base di erbe che prevedano prinicipi attivi sempre selezionati, esatti e costanti a livello quantitativo e qualitativo.
Sono i prodotti di massimo livello che puoi trovare (e ti consiglio di cercare) in erboristeria.
In questi prodotti trovi solo la parte attiva della pianta chiamato anche fitocomplesso, ossia il responsabile della vera azione terapeutica della pianta.

Con estratti titolati, standardizzati e purificati avrai la certezza dell'eliminazione di quelle frazioni di pianta che non solo non servono allo scopo per cui nasce quell'integratore, ma sopratutto non troverai molecole di pianta che possono presentare effetti collaterali.
Per avere prodotti sicuri e utilizzabili a fini salutistici questi integratori dovranno garantire l'assenza di pesticidi, metalli pesanti, aflatossine ed essere a base di materie prime stabili nel tempo e biodisponibili.

Quando trovi un'erboristeria che lavora con integratori alimentari di quest'ultimo tipo, hai già un ottimo indizio su chi può diventare il tuo professionista di fiducia.

Readzione: Clorofilla Erboristeria