L'emergenza coronavirus, tra i tanti problemi e le tante tragedie che ha portato e sta portando nel mondo e nel nostro Paese, ha però alcuni meriti. Difficile poter dire con precisione quanti siano, ma un paio sono di fatto davanti agli occhi di chiunque.

Uno, è l'aver svelato le ipocrisie e le contraddizioni di come è regolato il sistema socio-economico di molti Paesi. L'altro, ed è quello di cui voglio brevemente occuparmi, è l'aver rivelato l'inadeguatezza di alcuni politici.

Limitiamoci a quelli italiani, facendo riferimento a due esempi che sono oggettivamente eclatanti.


Il primo riguarda la Lega di Matteo Salvini che nel suo recente programma anti-Covid che il Governo avrebbe dovuto seguire per contrastare la nuova diffusione del contagio ha indicato anche i metodi di cura che avrebbero dovuto essere promossi come salvavita per le persone gravemente malate. Tra questi anche l'utilizzo dell'idrossiclorochina che, chissà perché, è diventata la pietra filosofale per i sovranisti di tutto il mondo. In una recente interrogazione parlamentare promossa dalla Lega, il Governo ha fatto presente ai "seguaci del salvinismo" che l'Agenzia italiana del farmaco ha vietato l'uso dell'idrossiclorochina per le sue controindicazioni e perché la sua efficacia, nelle sperimentazioni finora fatte, non è stata affatto evidenziata.

Ma come è possibile che dei politici vogliano cercare imporre per legge l'uso di un farmaco a dei medici? È folle solo immaginarlo: la Lega e Salvini lo hanno fatto!


Il secondo esempio riguarda il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, ex Forza Italia e adesso leader di un partito personale nell'orbita, a seconda di come tira il vento, degli estremisti di destra. Questo è quanto ha ipotizzato per contenere l'attuale diffusione del contagio: 

«Mattinata di confronto tra Governo e Regioni su nuove misure per contenere il Covid-19. Non credo che il Paese possa permettersi un nuovo lockdown, così come sarebbe impossibile bloccare gli spostamenti tra regioni mentre l’Italia continua a lavorare e produrre. Bisogna smettere di agire sempre sulle stesse categorie. Le regole eccezionali non possono valere solo per chiudere, semmai ora devono servire a scardinare la burocrazia che ancora ci impedisce di affrontare questa emergenza. Parlo di regole che ci consentano di assumere a tempo indeterminato senza concorso, di prendere medici anche non specializzati, di assumere infermieri anche prima della fine del corso di studi.C’è un altro tema che nessuno sembra voler affrontare e che potrebbe essere risolutivo: la maggior parte dei pazienti gravi nei nostri ospedali e purtroppo anche dei morti che piangiamo ogni giorno è composta da persone sopra i 75 anni. E per quanto ci addolori ogni singola vittima, non possiamo non tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Sono proprio i nostri anziani i più colpiti dal virus e sono quelli che vanno tutelati di più: si tratta di persone spesso in pensione, che non sono indispensabili allo sforzo produttivo del Paese ma essendo più fragili vanno salvaguardate in ogni modo. Perché non si interviene su questa categoria? Proteggendo i nostri anziani di più e davvero, la pressione sugli ospedali e il numero dei decessi diventerebbero infinitamente minori.Sarebbe folle richiudere in casa tanti italiani per cui il Covid normalmente ha esiti lievi, bloccare la produzione del Paese, fermare la scuola e il futuro dei nostri giovani e non considerare alcun intervento su coloro che rischiano davvero. Speriamo ci sia saggezza stavolta e non demagogia».

Al di là dei possibili problemi di natura costituzionale legati alla sua ipotesi (di cui a dir la verità non possiamo attribuirgli l'esclusiva paternità, visto che circola da un paio di giorni ed è riproposta anche da altri), quello che Toti e quelli che la pensano come lui danno l'impressione di non aver fatto minimamente riflettuto su ciò che propongono. 

In Germania, secondo alcuni, il basso numero di morti in relazione a quello dei contagiati sarebbe dovuto al fatto che "i vecchi", chiamiamoli così, vivono da soli, in nuclei familiari separati da quelli in cui vivono figli e nipoti. In Italia, in genere, è l'esatto contrario.

Quindi, Toti e altri come Toti vorrebbero confinare "i vecchi" a casa dove finirebbero comunque per essere contagiati da figli e nipoti a cui "viene affidato il compito" di portare il virus all'interno delle abitazioni. Cosa che già adesso sta accadendo, perché i vecchi sono quelli che stanno molto attenti nel seguire le indicazioni sanitarie per evitare di essere contagiati.


Morale. Se in Italia ci sono politici che forniscono idee di tale portata, non possiamo poi lamentarci se le condizioni del Paese sonoquelle attuali.