di Gabriele Catozzi
Se un popolo non riconosce i propri diritti e non li difende, è soggetto a qualsiasi sottomissione gli venga imposta. Chi accetta una imposizione contraria alle leggi è colpevole e connivente con chi, prevaricando con superbia di autorità, quelle leggi ha violato.
Con l’imposizione dello strumento di controllo chiamato “super green pass”, il governo italiano ha attuato una sperimentazione tecnica di monitoraggio, superando i limiti imposti da leggi vigenti (sia in riferimento alle leggi primarie dello Stato, sia di quelle di controllo sovranazionale inerenti ai diritti umani), con leggi conseguenti a decreti di carattere provvisorio per motivi emergenziali. In tal modo, il carattere di emergenzialità deve trovare giustificazioni validissime.
Quando un decreto trasformato in legge (sia pure di temporanea applicazione), viene a prevaricare un dettato costituzionale, o giustifica la sua applicazione, o è illegittimo!
In termini pratici, tutti i decreti legge imposti con giustificazione di emergenzialità, data l’importanza della loro ricaduta economica, sociale e sanitaria, devono essere supportati da più che valide motivazioni. L’imposizione indiretta ma effettiva di un obbligo vaccinale di almeno tre dosi di “siero sperimentale” per accedere alla vita sociale ed al sostentamento economico procurato dal diritto al lavoro è in contradditorio con i diritti sanciti dal diritto della persona, ancor più se non supportato da reali motivi di stato emergenziale.
Le motivazioni che hanno indotto ad attuare strategie ricattatorie senza supporto scientifico sono state dichiarate più volte dagli esponenti del governo guidato da Mario Draghi e da esso in prima persona, e sono stati espliciti e documentabili incitamenti alla discriminazione, con previsioni (o auspici), nefasti e minatori per chi esercita un proprio diritto. Anche le performance del Ministro per la pubblica amministrazione hanno pubblicamente evidenziato un sadismo che, sia pur patetico e penoso, rivelano uno stato psicologico preoccupante, soprattutto in in esponente di governo. La sperimentazione di un farmaco sull’essere umano è severamente vietata sia dal Codice di Norimberga che dal trattato di Oviedo oltre che dalla Convenzione di Ginevra, chi induce alla trasgressione di queste leggi sovrane ed universali commette un reato grave, chiunque esso sia, aggravato ulteriormente se rappresentante delle istituzioni.
Il codice Qr code associato al lasciapassare viene utilizzato indipendentemente da ogni aspetto sanitario o di protezione e fa inevitabilmente decadere i presupposti per i quali è stato creato.
Ogni individuo che accetta di sottoscrivere la violazione della propria privacy è responsabile del suo operato, ogni individuo che accetta di essere connivente di violazione dei diritti umani è perseguibile in conseguenza della violazione che commette.
Allora a cosa servirà il lasciapassare? La raccolta dati sanitari viene immediatamente recepita dal sistema di trasmissione ed individua ogni azione effettuata, dal caffè al bar all’entrata in banca; un sistema di tracciamento inimmaginabile fino a poco tempo fa, non serve più sottoscrivere autorizzazioni al trattamento dati personali, con l’esposizione del codice ciò avviene automaticamente, ma per chi ha l’obbligo vaccinale avviene anche senza consenso, i terminali delle scuole, ad esempio, bypassano la presentazione e verificano direttamente i dati di docenti e personale, il garante della privaci cede i dati senza essere autorizzato, ma tutto può cambiare, basta un decreto e il parlamento approva sicuramente.
E quello che preoccupa è la potenzialità di questo controllo senza precedenti, Ursula von der Leyen, nell’agosto 2021 ha già formalizzato l’intento, si legge nella bozza dell’Ue : “La Commissione Europea ha in programma di introdurre un registro unico pan-europeo dei nostri beni privati. “Inserire nel registro dati sulla proprietà di altri beni come criptovalute, opere d’arte, immobili e oro”, il tutto in linea con i programmi esposti dal Word Economic Forum e ribaditi da Mario Draghi: “per quanto riguarda l’agenda digitale, il consiglio intende definire la tabella di marcia per gli obiettivi 2030, anche con l’indicazione di scadenze e di un sistema di monitoraggio. Gli obiettivi europei per il 2030 riguardano quattro aree prioritarie: infrastrutture digitali sicure, efficienti e sostenibili; trasformazione digitale delle imprese; digitalizzazione dei servizi pubblici; competenze digitali. L’Italia ha fatto propri questi obiettivi e ne ha anticipato il raggiungimento al 2026, anche grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Siamo ancora indietro, ma intendiamo colmare rapidamente il divario che ci separa dal resto d’Europa, e in alcuni settori arrivare a guidare la transizione digitale europea” (stanziati 50 miliardi).
Da queste parole risulta chiaro che chi non accetta la vaccinazione forzata di almeno tre dosi e il conseguente lasciapassare sarà formalmente escluso da ogni forma di vita sociale. Chi accetta, invece, dovrà adeguarsi ed abituarsi al nuovo sistema di proprietà privata condivisa con lo stato.
Gli enunciamenti sono tanti, espliciti ed in sintonia, da quelli del cardinale Bergoglio: “Gli Atti degli Apostoli raccontano che “nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune” e questo “non è comunismo, è cristianesimo allo stato puro”, mistificazione ingannevole della realtà ribadita anche dal segretario C.G.L. Maurizio Landini “la proprietà privata è un danno”, peccato che entrambi siano in sintonia con le decisioni di chi ha ceduto per ventidue anni la società autostrade alla holding della famiglia Benetton, a costo irrisorio. Sono questi gli esempi di condivisione ai quali dovremmo sottostare? Dobbiamo condividere con chi attua operazioni finanziarie spregiudicate e speculative? E’ questa la società futura che vogliamo?
Come risposta per chi a queste prospettive non si arrende, una confortante azione è stata intrapresa da un team di mille avvocati guidati dal tedesco Reiner Fuellmich (uno dei più potenti avvocati europei), la più grande causa legale della storia chiamata “Norimberga 2”, contro l’O.M.S e il gruppo di Davos (quelli del Word Economic Forum), per crimini contro l’umanità. Il team ha raccolto migliaia di prove scientifiche in merito all’ inaffidabilità dei test PCR e dei vaccini, esperimenti genetici praticati con ricatto su cavie umane, in violazione degli articoli 32 e 147 della convenzione di Ginevra del 1949 e dei dieci articoli del Codice di Norimberga.
Il tentativo distorsivo di una Europa in bancarotta, con i fondi pensione completamente saccheggiati, che tenta di arrivare ad un controllo totale della popolazione attuato con sistemi totalitari che consegnano ai governi poteri illimitati è una ipotesi sconvolgente ma realistica. E’ un dovere di ogni cittadino vigilare ed opporsi ad ogni forma di coercizione e di illegalità.
Salviamo il futuro dei nostri figli prima che sia troppo tardi, costi quel che costi. Ora o mai più.