Elly Schlein non è la causa del declino nei consensi per il PD, bensì l'effetto, e questo è il fattore che i Dem e la Sinistra tutta farebbero bene ad affrontare in vista delle Europee.

Tutto ha inizio nel 2013, quando circa 100 parlamentari del PD e delle Sinistre votarono contro l'elezione al Quirinale di Romano Prodi.
Ne seguirono le dimissioni di Bersani come segretario del PD e la mobilitazione #OccupyPD con a capo in testa la ventenne Elly appartenente alla corrente di Pippo Civati.

All'epoca il PD contava oltre 8 milioni di preferenze alla Camera, ma i voti arrivavano prevalentemente dagli anziani e dai docenti laureati.
L'esigenza, dunque, era quella di far rinascere il partito, coinvolgendo maggiormente l'elettorato di mezza età e dei giovani.

Ma nel 2018 - grazie alla guerra intestina contro Matteo Rensi - il PD si trovò a raccogliere alla Camera solo 6 milioni di voti.
Un quarto dei consensi andato in fumo e momentaneamente furono addebitati al segretario uscente e poi erroneamente attribuiti all'ascesa dei Cinque Stelle.

In realtà, a fare la differenza furono la scarsa attrattività verso la così detta worker class e verso chi non fosse anziano. (Dati: https://cise.luiss.it/cise/2018/02/16/il-voto-e-leta-mezza-eta-per-il-m5s-anziani-per-il-pd-under-35-in-ordine-sparso/ )

Venne poi la segreteria di Nicola Zingaretti e la rincorsa populista del Campo Largo, nella speranza di recuperare consensi tra chi avesse meno di 65 anni.
Non tra le classi produttive, come gli operai ormai 'a destra' o i commercianti storicamente 'al centro', ma tra i 'diseguali', cioè a traino dei Cinque Stelle e del loro Reddito di Cittadinanza.

Il risultato fu che alle elezioni del 2022 il Partito Democratico alla Camera superò di poco i 5 milioni di voti con una forte prevalenza tra gli anziani e i giovani dei ceti agiati.

(Dati https://cise.luiss.it/cise/2022/09/26/lidentikit-degli-elettori-italiani-2022-i-principali-partiti-a-confronto/ )

A questo punto, le Primarie imposero la segreteria di Elly Schlein, giovane di famiglia agiata e di anziani dal pedigree sinistrorso: il contrario di quello che poteva servire ad attrarre la worker class tra i 30 e i 60 anni.

Dunque, per le prossime Elezioni Europee sono concrete le prospettive che i consensi per il PD si riducano a forse 4 milioni di voti: non è Schlein il segno del cambiamento.

Poi, certamente, ci sono alcuni suoi errori, partendo dal fatto che insegue praticamente tutte le istanze minoritarie: ma stare all'opposizione non equivale ad essere leader delle minoranze. Anzi.

Errori come il rincorrere Giuseppe Conte, come se non fosse bastato l'abbraccio fatale voluto da Zingaretti.

Errori come la sudditanza politica verso Maurizio Landini con i suoi 5 milioni di lavoratori iscritti che - però - poi per una certa parte votano al Centro o a Destra, come dimostrano le statistiche sulle intenzioni di voto della fascia 35-60 anni.

Errori - probabilmente - come la forte polarizzazione sessista 'contro' il così detto patriarcato e comunque verso la famiglia.

Vedremo, ma solitamente le posizioni estreme sono divisive e fanno perdere più voti di quanti ne portano.

Dunque, non diamo la colpa ad Elly Schlein per la bizzarra situazione in cui si trova lei ed il suo partito: le responsabilità fanno capo ad una generazione 'nostalgica' del Boom economico e ad un ceto acculturato che non ha saputo istruire gli altri.