La conduttrice Alessia Marcuzzi, domenica sera a "Che tempo che fa" ci ha mostrato un app che usa per geolocalizzare suo figlio.
Ormai la geolocalizzazione è una delle funzionalità più utilizzate dei nostri smartphone, anche com cerca persone.
Tramite Gps e la rete wi-fi è possibile rilevare la posizione precisa di dove si trovi un individuo.
Bisogna anche fare attenzione a come tali strumenti possono essere utlizzati, con il rischio di fornire informazioni utili, tramite social, sulla possibilità o meno di essere a casa ad una determinata ora, dando così delle informazioni che dei malintenzionati potrebbero utilizzare.
per tale motivo, il garante della privacy, proprio in vista dell'estate, ha pubblicato indicazioni utili agli utenti perché facciano attenzione ai post pubblicati e all'utilizzo della geolocalizzazione.
Il cerca persone 2.0, però, può essere uno strumento utile. Eccone alcuni esempi.
Google Maps.
Il più ricco e il più fornito, con le mappe su cui condividere la posizione con altre persone, generando un link in modo tale che i nostri amici possanno seguirci al luogo dell'appuntamento prefissato, anche in base l’orario.
App Contatti Fidati
Permette ad un gruppo di persone di seguirci in qualsiasi momento e se non si risponde viene indicata la notsra ultima posizione.
App Trova i miei amici
Questa è l'app di cui si è fatto cenno ad inizio articolo, che permette di inviare la propria posizione fino a 50 contatti, mentre ad altri è possibile far controllare la propria posizione, ma non gli spostamenti.
Ci sono però anche altri strumenti come Glympse, pensato appositamente per i genitori che controllano i figli e che vogliono sapere quando da casa arrivano a scuola sani e salvi, con l'invio di notifiche quando si arrivi a destinazione.
Il cerca persone 2.0, in fin dei conti, non è tanto uno strumento per spiare, quanto uno strumento da utilizzare per garntire un po' di sicurezza in più.