Il grande palco indipendente radiofonico virtuale, programma per Emergenti in onda su oltre 70 radio, diventa un Contest e sceglie come location la città eterna "ROMA".

On Air è un Format ideato dall'Executive Manager Mario Greco nel periodo buio della prima ondata Covid19 per dare agli Emergenti la possibilità di "farsi ascoltare" in radio e "ricominciare pian piano a vivere".

Conosciamo meglio tutti i partecipanti che hanno deciso di mettersi in gioco.


Intervista a Nicky Giancristofaro.
 

Raccontaci di te dai tuoi primi passi ad oggi nel campo musicale.
Ciao a tutti, mi chiamo Nicola Giancristofaro, in arte Nicky Giancristofaro. Ho iniziato a scrivere canzoni all’età di 15 anni, da li la passione per la musica e per l’arte in genere, su tutte la settima arte, non mi hanno più abbandonato. Ho conseguito un diploma accademico di secondo livello in Composizione Pop Rock, presso il Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara. Ho maturato esperienze di musica live con diversi gruppi delle mie zone, ho partecipato in qualità di autore/cantautore a diversi concorsi, su tutti il premio delle arti Claudio Abbado (secondo posto), Tour Music Fest, Premio Pigro edizione 2021 (semifinalista), Premio “Canzone d’autore” città di Pescara (premio orchestra), promuovi la tua musica (secondo posto e premio compilation). Nel 2018 ho pubblicato il mio primo singolo Sulla Costa Dei Trabocchi, presente su Youtube. Attualmente sono impegnato nella scrittura di un musical inedito per la compagnia magenta di Pesaro. 


Cosa ti aspetti dalla partecipazione a questo contest? 
Credo che sia un ottimo banco di prova per le mie nuove canzoni. Sono curioso di conoscere il parere della giuria e soprattutto del pubblico. È da loro che prendo in prestito storie, umori, suggestioni e a volte anche parole.


Quanta importanza ha la musica nella tua vita?
Direi un ruolo centrale, anche se per guadagnarmi da vivere lavoro in fabbrica. 


Qual è il tuo cantante preferito o quello che ti ha ispirato maggiormente?
Ho amato tutti i cantautori, su tutti comunque , Lucio Dalla e tutta la scena bolognese e Ivan Graziani (con il quale condivido le origini abruzzesi). 


Il tuo genere?
Lo definirei pop italiano, anche se al suo interno si riversano diverse influenze extra-europee, amo gli strumenti arabi, turchi e appena mi è possibile li inserisco all’interno dei miei brani.


Si può vivere senza musica?
Molti miei colleghi ed ex colleghi di conservatorio ci riescono ed hanno tutta la mia stima. Il momento è delicato. Credo che ci sia possibilità di riuscirci per chi si darà da fare da qui ai prossimi anni. 


Cosa pensi del panorama musicale italiano?
"Musicalmente parlando è tutta retrologia". Prendo in prestito questa frase del mio professore di storia della musica, tal Luca Marconi, o come scrisse Philip Tag nel suo libro “la tonalità di tutti i giorni”, giovani, compreso me ovviamente, hanno "nostalgia del futuro" e un po’ anche i producer, e questo a mio parere genera una situazione di stallo. Vincerà chi riuscirà a lasciarsi alle spalle il passato, senza rinnegarlo ovviamente.