Autostima, concetto psicologico che ricorre spesso in articoli, libri, programmi ed all’interno della relazione terapeutica. Spesso la domanda che il paziente porta in seduta è proprio “Ho una bassa autostima, come posso aumentarla?”
Facciamo un passo indietro.
Autostima … di cosa stiamo parlando? Si tratta di un costrutto psicologico sul quale ad oggi non esiste accordo tra gli studiosi. Una definizione concisa e condivisa potrebbe essere la seguente “Insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà di se stesso”.
Vi sono diversi tipi di autostima che si influenzano: l’autostima può essere globale (cosa pensiamo di noi stessi e come ci sentiamo con noi stessi in generale) o specifica (cosa pensiamo di noi stessi e come ci sentiamo con noi stessi in ruoli specifici).
È importante tenere presente che l’autostima non è cristallizzata, stabile ma è molto fluida e dinamica: oscilla di giorno in giorno, di ora in ora in funzione di feedback interni ed esterni.
Avere un buon livello di autostima aiuta nelle relazioni interpersonali ed equivale ad avere un buon sistema immunitario emozionale … è quindi importante lavorarci!!!
Alcuni suggerimenti? Concentra la tua attenzione sul tuo potenziale di sviluppo, sulle tue potenzialità e qualità e non sulle tue mancanze … è un ottimo biglietto da visita. Non aspettare l’approvazione degli altri, prendi decisioni senza procrastinare, non avere paura del fallimento, spingiti oltre il tuo limite alzando l’asticella. Dai il giusto peso alle parole di chi ti circonda, fai una selezione delle parole che vengono dette al tuo indirizzo e costruisciti una rete di amicizie e conoscenze che sia un valore aggiunto per la tua vota. Attenzione alle profezie che si autoavverano. Fai sport, nuove esperienze, impegnati ad approfondire ciò che conosci ed adoperati per fare nuove conoscenze.
Ricordati:
“Non vediamo le cose come sono; le vediamo come siamo.”