Vexata quaestio: fino a che punto, anche in base alla forma, può esser lecito esprimere il proprio dissenso nei confronti di altri che non condividono il proprio punto di vista? E chi potrebbe aver esagerato in tal senso è giusto che ricopra incarichi pubblici che, inevitabilmente, richiedono che l'operato di una persona non solo non sia dettato esclusivamente e smaccatamente da interessi di parte, ma che non promuova valori contrari a quelli costituzionali?

Domande che sorgono spontanee dopo la denuncia lanciata dalla ex ministra Azzolina dal proprio profilo social: "Apprendo che il sottosegretario Rossano Sasso ha un nuovo collaboratore al Ministero dell'Istruzione. Si chiama Pasquale Vespa: è un docente imputato in un procedimento penale per diffamazione reiterata a mezzo stampa e minacce gravi.Pasquale Vespa ha trascorso gli ultimi due anni della sua vita ad insultarmi pubblicamente, fomentare aggressioni verbali e allusioni sessuali. Minacciarmi di morte. Un cyberbullo, a tutti gli effetti.Ha provato a nascondere i contenuti rimuovendoli dalle proprie pagine, questo non gli ha impedito di essere imputato in un processo che inizierà a breve. Ma non è una questione di legalità. O, almeno, non solo. È una questione di opportunità e di civiltà.Questo signore la sera sfoga i propri istinti sessuali su bocche e rossetti rossi e minaccia di morte un esponente di Governo, la mattina dopo si presenta come “educatore” a scuola, laddove si dovrebbero insegnare altri valori, prima di tutto il rispetto e la tolleranza.Questo signore oggi ha responsabilità sul governo della scuola italiana.La scelta del sottosegretario Sasso non mi sorprende, purtroppo. Ma mi chiedo se il Ministro Bianchi sia a conoscenza del fatto che Vespa venga assunto nel suo Gabinetto. E cosa ne pensi".

Fatto su cui la stessa ministra ha voluto porre l'accento, come dimostra l'intervista in merito rilasciata al Fatto Quotidiano:

Ma il sottosegretario Sasso (Lega) rispedisce le accuse al mittente (fonte ansa): "L'onorevole Azzolina non è nuova ad attacchi nei confronti di insegnanti e dirigenti scolastici che hanno manifestato dissenso nei confronti delle sue politiche". Il sottosegretario ricorda come il "professor Pasquale Vespa, sindacalista e leader nazionale del movimento dei docenti precari, ha sempre rappresentato una spina nel fianco per l'onorevole Azzolina e per le politiche ostili nei confronti del mondo del precariato. Un simbolo dei diritti dei lavoratori più deboli, che ha condotto battaglie evidentemente dure e scomode, che adesso si vorrebbe fare passare come uno stalker e come un molestatore. Il lavoro della magistratura, siamo certi, riporterà fatti e dinamiche nella giusta prospettiva".

A dire il vero, lo stesso Sasso non è neppure lui stato tenero con l'ex ministra, criticandola, e non certo con stile, un giorno sì e l'altro pure... e forse per tale motivo cerca di giustificare la sua scelta.

Ma sulla questione, diventando pertanto politica, è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle, esprimendo questo parere sulla nomina di Pasquale Vespa:

"Una provocazione non solo nei confronti di Lucia Azzolina e del MoVimento, ma anche nei confronti di tante donne che ogni giorno subiscono insulti sessisti, offese, minacce e persecuzioni. Una decisione, quella della Lega, che dovrebbe indignare tutti i cittadini e tutte le forze politiche, sempre pronte, a parole, a schierarsi dalla parte delle donne.Così, mentre il Parlamento si occupa del contrasto alla violenza di genere e al cyberbullismo, la Lega assume una persona imputata per tali azioni al Ministero dell’Istruzione. Proprio un bel messaggio".