Ritratto di Roberto Benigni (di Cave canem)
ll saltimbanco toscano ha dimostrato la sua pochezza intellettuale già svariate volte. Intanto è il classico intellettuale di sinistra dei miei stivali, che da giovane recita la parte dell'incendiario, poi appena si posiziona su livelli economici più tranquillizzanti, afferra subito gli attrezzi del pompiere.
Tra le sue imprese più patetiche: l'avere trasformato l'olocausto in fanfaluca per adulti-bambini; il familismo per cui spaccia per attrice la sua compagna, che non potrebe recitare nemmeno nei teatri parrocchiali; la prosopopea del ciarlatano da fiera che svilisce la Divina Comedia a pappa buona per qualsiasi palato; la sfacciataggine di celebrare, per i 150 anni della conquista sabauda dell'Italia, l'avventuriero Garibaldi e lo spregiudicato speculatore Cavour come degli eroi da epopea, un falso storico smascherato già da anni; lo sparare calci a Berlusconi avviato al tramonto come l'asino che si vendica del leone ferito; l'essere parte integrante della consorteria toscana messa al potere dalle banche d'affari americane....