È senza dubbio il Re delle maschere della Commedia dell'Arte. Di chi stiamo parlando?
Di Arlecchino, il servo affamato, sciocco, ladro e bugiardo, originario di Bergamo, che cammin facendo perderà alcune caratteristiche della bergamasca per assumerne altre tipicamente veneziane, come l'accento oltre alla spiccata "atleticità".