Politica

Un piccolo promemoria del renzismo nella enews dell'11 gennaio

Quelli riportati di seguito sono alcuni argomenti estrapolati dalla enews dell'11 gennaio di Matteo Renzi. In relazione alle affermazioni di Matteo Renzi riportate tra virgolette, sono elencate diverse verità rispetto a quanto detto dal segretario del Partito Democratico.

Lavoro
"... dall’approvazione del Jobs Act a oggi l’ISTAT registra 1.029.000 posti di lavoro in più: qualcuno lo prometteva in campagna elettorale, mentre noi lo abbiamo realizzato. Davvero. Siamo stati capaci di questo risultato eccezionale. Non ci accontentiamo: il tempo indeterminato riguarda solo il 53% di questa cifra."
L’unico dato positivo è che l’occupazione cresce, ma se si vanno a guardare le caratteristiche dei neoassunti si capisce che si ha a che fare con quasi tutto lavoro povero e precario, oltretutto numericamente inferiore alla crescita europea. I fantastici risultati propagandati da Matteo Renzi riguardano contratti di lavoro da 30 ore "mensili" che vengono spacciati come lavori veri che dovrebbero consentire ad una persona di vivere degnamente.

Reddito di cittadinanza
"I Cinque Stelle non scommettono sul lavoro, ma sul reddito di cittadinanza. Per loro l’innovazione tecnologica ci costringerà a vivere di sussidi e assistenzialismo, per noi aprirà le strade a nuovi lavori come la storia dell’Uomo ci ha abituato da secoli."
Renzi scomoda la storia dell'uomo senza sapere neppure di cosa stia parlando. Se lo sapesse si chiederebbe perché gli ebrei avessero istituito il giubileo e avessero stabilito che la proprietà della terra non potesse superare i 50 anni. Per un liberista che si spaccia socialista sarebbe un colpo da cui non saprebbe riprendersi.
In Finlandia, per capire e verificare quelle che potrebbero essere conseguenze e ricadute di un reddito riconosciuto a tutti, hanno avviato una sperimentazione limitata ad un piccolo nucleo di persone. In Italia, un grande paese come direbbe Renzi, ci affidiamo invece alla propaganda come metodo "razionale" di governo.

Rifiuti
"Cresce la consapevolezza che il Movimento Cinque Stelle è il prototipo dell’incapacità al potere, come dimostra l’incredibile vicenda dei rifiuti. E allora occorre che il PD e la coalizione di centrosinistra siano forti e credibili. Proviamoci insieme, amici: io ci credo ogni giorno di più."
La capacita di conferimento per i rifiuti indifferenziati nel territorio del comune di Roma è di 1.300.000 tonnellate all'anno, Roma ne produce circa 1.000.000. Al momento Roma raccoglie i propri rifiuti e prova a conferirli nelle poche strutture della Regione, poiché il piano regionale del Lazio, per quanto riguarda i rifiuti, non è stato ancora aggiornato.
Da anni il ciclo dei rifiuti registra una sovrapproduzione a Natale, Pasqua e a luglio durante la manutenzione degli impianti. Lo scorso 22 ottobre, in vista del picco di produzione dei rifiuti a Natale, l’azienda partecipata di Roma che raccoglie i rifiuti ha chiesto alla Regione Lazio l’autorizzazione a conferire al di fuori della regione.
Zingaretti ha sbloccato la richiesta soltanto dopo un mese: gli uffici regionali hanno giustificato il ritardo con un "mancato funzionamento del sistema informatico". Quindi un asserito guasto dei pc della Regione avrebbe messo in crisi il sistema Regionale creando difficoltà ai romani. E la colpa di tutto ciò è, naturalmente, della sindaca Raggi e dei 5 Stelle.


Negli esempi sopra riportati vi è la sintesi del renzismo: si nega la realtà, si stravolgono i fatti, non si ricorre ad un approccio razionale per verificare ciò che è giusto o sbagliato. Tutto, ma proprio tutto, è finalizzato esclusivamente ad interessi personalistici che mirano a dispensare favori a questo o a quello in funzione delle necessità del momento, stravolgendo la realtà, negando i fatti, ricorrendo alla menzogna e accusando gli avversari politici di essere loro a fabbricare notizie false per confondere i cittadini elettori.

E dopo 4 anni in cui abbiamo "apprezzato" questo nuovo "stile" di governo, Matteo Renzi ed il "suo" Partito Democratico pretendono di riproporcelo per una nuova legislatura. Perché? Perché altrimenti governerebbero i 5 Stelle oppure la destra. Pertanto, ancora una volta agli italiani viene ricordato da un politico che coloro che si propongono a rappresentare i loro interessi non sono persone serie e preparate, ma le meno peggio rispetto alle altre. Triste sorte.

Autore Vittorio Barnetti
Categoria Politica
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