Il governatore dell'Alta Austria nelle scorse ore aveva annunciato il lockdown nella propria regione a partire da lunedì prossimo ed aveva invitato il governo a fare altrettanto a livello nazionale.
È stato ascoltato.
Così il cancelliere Alexander Schallenberg ha dichiarato che l'Austria, a partire dal 22 novembre tornerà in lockdown, il primo Paese in Europa a farlo a causa della quarta ondata, per un massimo di 20 giorni e che dal 1 febbraio 2022 sarà istituito l'obbligo vaccinale.
La decisione è stata presa dopo che l'incidenza settimanale del contagio da Covid ogni 100mila abitanti ha registrato 1.672 casi nel Salisburghese e 1.557 in Alta Austria.
"Non vogliamo una quinta ondata", ha detto Schallenberg dopo aver incontrato i governatori delle nove province austriache in un resort nell'ovest del paese.
"Per molto tempo c'è stato un eccessivo consenso nell'evitare le vaccinazioni", ha detto il il cancelliere austriaco, "con molte persone che sono state incitate a non ricevere il vaccino, a causa di molte forze politiche, fake news e no vax. Aumentare in modo sostenibile il tasso di vaccinazione è l'unico modo per uscire da questo circolo vizioso... Troppe persone hanno mostrato mancanza di solidarietà".
La media del tasso di incidenza del contagio in tutta l'Austria è stata di 990,7 casi per 100mila abitanti. Per tale motivo il ministro della Sanità Wolfgang Mückstein ha affermato che il lockdown è divenuto inevitabilmente "l'ultima risorsa" cui ricorrere.
Nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 15.809 casi Civid, un numero in una nazione con meno di nove milioni di abitanti. Rapportato all'Italia quel numero sarebbe superiore a 90mila!