TACCUINO #37
1. La Storia Come Schiavitù Riconfigurata
Historia come racconto imposto e manipolato:
Dal dominio naturale al dominio artificiale: l’uomo, a un tempo (ieri come oggi) vulnerabile agli animali e agli eventi naturali, ha spostato la sua paura verso schemi artificiali. Stati, debiti, divinità e politiche hanno sostituito le tigri e i fulmini, ma il meccanismo della paura è rimasto intatto. Manifestazione corporea innescata dal sociale. Miccia interna.
Una schiavitù evoluta: uomo liquido, entità instabile, frammentata e consumata dalla superficialità. Non è altro che l’ultimo stadio di questa lunga catena di schiavitù autoimposta.
Dissenso Parziale: La "felicità" e il "benessere"
L’uomo si distingue dagli altri esseri viventi per:
Il dominio distruttivo: mentre il cirripede vive in simbiosi con l’ambiente, l’uomo lo consuma, lo altera e lo domina senza un limite chiaro.L’egoismo come vincolo: la sopravvivenza umana è legata a un modello competitivo che si traduce in spreco e miseria.
Un Aggiunta: Non Tutto è Perduto?
Ci sono pensatori, da E.O. Wilson, con il suo concetto di biofilia, a studiosi contemporanei della cosiddetta deep ecology, che vedono nella natura umana un potenziale per riconnettersi alla Terra. Potremmo discutere se il problema non sia l’essere umano in sé, ma il modo in cui è stato "educato" ad agire? Il parassita domesticato.
2. Cirripedi e Umanità
Vivere come parte del tutto: i cirripedi, e altre forme di vita semplici, non cercano di trascendere o dominare il loro ambiente; esistono semplicemente, in equilibrio.
La lezione del non-agire: l’uomo potrebbe imparare da queste creature il valore del limite e dell’armonia, invece di perseguire l’espansione infinita?
Dissenso Potenziale
Tuttavia, ciò che rende l’uomo unico è anche la sua capacità di riflessione e autocritica, come quella che stiamo esprimendo. Se l’uomo può essere parassita, può anche trasformarsi in custode? Per ora, osserviamo il parassita.
3. "Il Parassita e il Cirripede"
Storia e Paura: analisi del passaggio dal dominio naturale al dominio sociale.
Parassitismo Umano: come l’uomo ha abbracciato schemi di sopravvivenza distruttivi.
Il Modello del Cirripede: lezioni dalla natura su equilibrio e limite.
Verso una Nuova Condizione: è possibile superare la "condizione umana"?
Conclusione
Una critica radicale è necessaria all’esistenza umana. Questo lavoro potrebbe non solo denunciare gli errori del passato e del presente, ma proporre una visione alternativa per un futuro più consapevole.
Siamo pronti a scardinare e ricostruire.
Sul piano autoptico, sempre più carcame.
1. Il Narcisismo Maligno Perverso
Definire una "figura" come narcisista maligna perversa significa affrontare una patologia radicata nell’ego, radice dell'ego, segno squallido della più debole, povera miseria:
Il Sé frammentato: nel narcisismo maligno, il cosiddetto IO è un’entità patologica che consuma energia dagli altri. Questa dinamica può essere vista come una forma di parassitismo mentale ed emotivo, in cui il narcisista sfrutta l’altro per alimentare un senso illusorio di integrità. Ecco il filtro che fa intendere il fallimento uomo, il fallimento umano, in chi vuol comprendere l'esser dall'aver veduto.
Relazione con la dislocazione: l’IO narcisistico è dislocato perché non esiste in armonia con il tempo o con l’altro; è un’entità che si frammenta continuamente cercando un completamento che non può mai raggiungere.
Dissenso Possibile:
Forse il narcisista non è un’entità del tutto dislocata, ma un riflesso estremizzato di tratti che appartengono potenzialmente a tutti gli esseri umani, amplificati da traumi o deformazioni psicologiche?
2. Il Concetto di Dislocazione
"Dislocazione" come stato fuori dal tempo circolare:
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