Negli ultimi due incontri della 24.a giornata che si sono disputati martedì, ha stupito l'ennesima sconfitta stagionale della Roma, battuta in trasferta per 2-1 dalla Cremonese, che già l'aveva eliminata dalla Coppa Italia solo poche settimane fa.

Con il risultato di ieri, l'undici di Ballardini ottiene la prima vittoria stagionale in Serie A, lasciando l'ultimo posto in classifica, dove adesso è relegata la Sampdoria. Questa è anche la prima vittoria nel massimo campionato dal 31 marzo 1996, quando la Cremonese sconfisse il Padova per 2-1. I grigiorossi hanno aperto le marcature al 17' con un gran tiro dal limite di Tsadjout. Nella ripresa, Spinazzola è diventato protagonista, salvando prima il raddoppio con un grande intervento difensivo e poi segnando il gol del pareggio su un assist di Mancini. A dieci minuti dalla fine, Rui Patricio atterra in area Okereke, concedendo così un rigore alla Cremonese che Ciofani non sbaglia, fissando il punteggio sul 2-1. Con la sconfitta, la Roma ha mancato l'aggancio all'Inter e al Milan al secondo posto in classifica.

Ecco come l'ha commentata Mourinho, espulso dall'arbitro a inizio del secondo tempo:

"La scusa della stanchezza non esiste: abbiamo giocato giovedì e oggi è martedì. Siamo stati un po' sfortunati, nel senso che su una palla e mezza abbiamo concesso due gol. Però, la responsabilità è nostra, tu sei andato nella direzione giusta con la tua domanda. C'è stata mancanza di intensità, mancanza di voglia di entrare e di chiudere subito il match. Sicuramente, non è vero ma sembrava quasi che una squadra volesse la vittoria più dell'altra. E non è vero perché i giocatori della Roma vogliono sempre vincere. Ma la sensazione è che una squadra stesse giocando la partita della vita e l'altra no. Abbiamo pagato un prezzo troppo alto, perché se è vero che era una partita che non meritavamo di vincere, è altrettanto vero che non era che meritavamo di perdere per la reazione nel secondo tempo, per il maggiore dinamismo messo in campo nella ripresa. Dopo che è arrivato il gol del pareggio, tutti noi abbiamo pensato che potesse arrivare quello della vittoria. E poi c'è stata la situazione del rigore, e abbiamo perso una partita che non meritavamo di perdere, ma che certamente non meritavamo di vincere. Cos'è successo con Serra? Piccinini ha estratto il rosso dopo che il quarto uomo gli ha detto di espellermi. Purtroppo, il quarto uomo non ha l'onestà di dire quello che mi ha detto, il modo con cui l'ha detto, il modo in cui mi ha trattato, che ovviamente ha originato la mia reazione. Voglio capire se esiste una registrazione dell'audio di quello che mi ha detto.Non voglio entrare nella cosa che lui è di Torino, noi dobbiamo giocare con la Juventus e lui mi vuole fuori dalla panchina. Non ci voglio entrare. Voglio entrare nella cosa che per la prima volta nella mia carriera un arbitro, in questo caso un quarto arbitro, si è rivolto a me in modo ingiustificabile. Dopo la partita sono andato nello spogliatoio dell'arbitro. Ho avuto anche la fortuna che Piccinini era il quarto uomo quando io presi un rosso in un match. Ho avuto la fortuna che Piccinini era lì e mi ha visto entrare nello spogliatoio, mi ha visto chiedere tantissime scuse all'arbitro al quale mi ero rivolto in modo non rispettoso.E adesso Piccinini mi ha visto entrare nello spogliatoio e dire al quarto uomo: Voglio che tu sia onesto, di' quello che è successo. Lui ha un problema di memoria. Si era dimenticato. Sono andato a commentare un fallo. Una cosa che accade in area tecnica e di solito un quarto uomo ti dà ragione, non ti dà ragione o di chiede di stare tranquillo o di bere acqua e di sedere in panchina. ...  che si renda pubblica la registrazione". Io l'ultima cosa che ho detto ai giocatori prima di questa partita era. Facciamo un esercizio di immaginazione. Immaginiamo che questa sia l'ultima partita di campionato. Immaginiamo che abbiamo giocato contro tutti e che manca una partita sola: Cremonese-Roma. L'ultima. Se perdiamo, andiamo in Europa League. Se pareggiamo, andiamo in Europa League. Se vinciamo, andiamo in Champions League. Questa partita la vinciamo o no? No. Non l'abbiamo vinta. C'è frustrazione. La frustrazione obbliga a un'analisi autocritica. È un peccato che sia successa questa cosa con questo arbitro, il signor Serra. Magari dentro il campo è un arbitro di una dimensione incredibile. Magari è un prossimo Rocchi o Rizzoli o Rosetti o Collina. Magari. Però come persona lo rispetto tanto quanto lui rispetta me".

La Juventus, nel proprio stadio, ha vinto il derby contro il Torino con il punteggio di 4-2 in una gara combattuta fin "quasi" all'ultimo. Il Torino ha sbloccato il punteggio dopo soli 2 minuti con Karamoh, lasciato solo davanti alla porta bianconera sugli sviluppi di un calcio d'angolo. La Juventus ha reagito bene e ha pareggiato al 16' con Cuadrado, che ha messo dentro al volo un cross dalla fascia di Kostic. Prima dell'intervallo ci sono stati altri due gol: il Torino ha nuovamente preso il vantaggio con una splendida girata sul primo palo di Sanabria, mentre la Juventus ha pareggiato con un colpo di testa di Danilo su angolo di Di Maria. La ripresa si è aperta con la traversa colpita da Vlahovic su assist di Fagioli, mentre il Torino ha risposto con quella colpita da Linetty con un tiro a giro di sinistro dal limite. Al 69', Allegri  fa un triplo cambio, inserendo contemporaneamente Chiesa, Pogba e De Sciglio. Il cambio risveglia i bianconeri che dopo un minuto passano in vantaggio per la prima volta grazie alò colpo di testa di Bremer su cross dalla destra di Chiesa. A dieci minuti dalla fine, Rabiot ha sigillato la vittoria depositando in porta l'ennesimo cross di Kostic.

Questo il commento di Allegri nel dopo partita:

"La squadra ha giocato una bella partita contro un'avversaria rognosa, tosta, che ti aggredisce. Nel primo tempo gli siamo andati dietro e abbiamo subìto gol evitabili. Poi abbiamo avuto una bella reazione, i ragazzi hanno meritato la vittoria. La classifica ci dice che siamo a dieci punti dal quarto posto e sono tanti. Vincendo oggi abbiamo agguantato il Bologna e staccato il Torino. Dobbiamo fare un passo alla volta. Sul campo abbiamo fatto più di 50 punti, questa è la cosa più importante. Il triplo cambio? C'era bisogno di giocatori freschi, in quel momento lì con caratteristiche diverse. C'era bisogno di giocatori che strappassero di più, ho messo Rabiot davanti alla difesa al posto di Barrenechea che ha fatto una grande partita. Dobbiamo continuare con questo spirito e potremo toglierci delle belle soddisfazioni. Il rientro di Pogba? Un bel rientro per noi, era tanto che lo volevamo e siamo contenti. Non dimentichiamo, però, anche Szczesny che ha raggiunto le 200 presenze alla Juve e Alex Sandro le 300. I ragazzi hanno regalato una bella festa anche a loro, poi era anche il compleanno di Milik e Kean. C'erano tutti i motivi per vincerla e ci siamo riusciti".