Cultura e Spettacolo

Claudio Settembrino a Sanremo discovery 2023

Claudio Settembrino è un cantautore ironico di Potenza, classe 1987.

Il suo motto è “sognare è vivere!” e su questa premessa si presenta al pubblico come un “cantautore stralunato”. 

Vanta una discendenza dal famoso patriota italiano Luigi Settembrini. 

Sin da piccolo è immerso nel mondo artistico derivante dalla vena poetica paterna: a 3 anni prende lezioni di piano e passa poi da autodidatta alle chitarre, al basso e alla batteria.

In adolescenza inizia a comporre canzoni e suona con diverse formazioni sperimentando la “regia orchestrale” dei vari strumenti.

Incontra e stringe amicizia con Enzo Polito, l’arrangiatore della famosa “Gianna” di Rino Gaetano presentata a Sanremo nel ’78, che apprezza il suo talento e gli consiglia di puntare sull’autoproduzione, così nel 2017 inizia il suo percorso discografico. 

Iscrittosi alla Siae, decide di iniziare le registrazioni e la pubblicazione delle sue canzoni in autoproduzione attrezzando un proprio studio di registrazione, che chiama emblematicamente “Dream Land”, curando stampa e taglio dei suoi dischi in maniera artigianale. Si occupa in toto della creazione delle sue canzoni dalla registrazione orchestrale (con l’ausilio di un campionatore), strumentale e vocale, all’arrangiamento e mix e mastering fino alla creazione del supporto cd e della grafica. Giornalista pubblicista ed esperto in tecniche cinematografiche grazie ad una formazione universitaria di cinque anni nell’ambito della comunicazione, è produttore e regista dei suoi videoclip nei quali crea un’atmosfera surrealistica e hollywoodiana, condita da una particolare verve comica.

Nel 2017 partecipa ad “Area Sanremo tour” come una vera e propria “missione ironica” per portare uno spirito di gioco e libertà nel mondo artistico e apre un proprio canale YouTube a suo nome al quale rimanda dal proprio profilo Facebook.

La provvidenza lo porta a conoscere il migliore amico del cantautore calabrese Rino Gaetano, Domenico Messina (Mimì), con il quale instaura un legame di stima reciproca e che collabora anche nella realizzazione del videoclip della sua canzone “I migliori se ne vanno prima”, dedicata proprio all’artista scomparso prematuramente.

La discografia di Claudio Settembrino annovera “Dio sette” (2017), “Illusionismo” (2018), “Metaironia” (2019), “Cucù sette!” (2020), “Canzoni da more” (2021), “Profilo artistico” (2022).

La sua veste artistica da “cantautore stralunato” è così strana che proprio per questo motivo dichiarato nel 2021 attira l’attenzione di Gerardo Caricato, conduttore di una web tv dedicata ai “Nuovi Talenti”, che decide di intervistarlo periodicamente approfondendo il suo mondo interiore, i videoclip e le tematiche trattate nelle canzoni dei suoi album.

Il 2022 è l’anno in cui Claudio esce dal suo anonimato artistico registrando ormai il sesto album, un “best of” degli album precedenti proposto in chiave acustica e con l’introduzione del kazoo, che diventa il suo strumento rappresentativo.

Inizia l’esilarante esperienza live nei quali si presenta come uno showman così da ricevere l’appellativo di “cantattore”. Ospite in diversi format come “La corrida del sud” e “Miss Informissima”, viene apprezzato anche fuori regione con la partecipazione alla prima edizione del festival “Cantare per la pace” a Cappelle sul Tavo (Pe). Corona il suo primo concerto il 19 agosto a Brindisi di Montagna (Pz) che vede come ospite e sostenitore il cantautore Antonio Labate, amico ed ex membro dei Pandemonium, con il quale dal 2022 collabora attivamente.

Questo è per lui anche l’anno della pubblicità mediatica e della partecipazione a vari festival. 

In promozione su “Radio Potenza Centrale”, va in onda in radio nazionali italiane tramite il circuito “Disabili international radio” ed è ospite e in rotazione su “Radio 102 Zurigo”; intervistato da diverse web radio e web tv, riceve numerose menzioni su giornali on line e cartacei avendo un entusiastico riscontro di pubblico fino ad approdare per stima in promozione con i suoi videoclip su “Rete Tv Italia” e su “Italia Buongiorno”, dove è ospite e in promozione in questo periodo. 

Nel 2022 viene selezionato per un nuovo format tv “Spazzola da capelli” e sarà presente in una delle 8 puntate che andranno in onda su tv nazionale e smart tv nel 2023, inoltre supera le selezioni on line per “Sanremo Discovery” e “Tv Song Contest” e sarà ospite anche a “Sala Sanremo” e “Casa Monina” a Sanremo durante il festival a febbraio 2023; 

Nel 2022 ha partecipato al Tour Music Fest, si è classificato alle semifinali nazionali de “Il Cantagiro” a Fiuggi e alle finali nazionali del “Rumore BIM Festival” intitolato a Raffaella Carrà a Bellaria-Igea Marina (Rn), inoltre parteciperà alle finali nazionali del decennale del “Premio Lucio Dalla” a Roma previsto per i primi di  Dicembre.


SPIEGAZIONE DEL TESTO DEL SINGOLO INEDITO DI CLAUDIO SETTEMBRINO 
“NON SONO MICA MANDRAKE” 

Il titolo della canzone cita Mandrake, un mago immaginario fra i personaggi a fumetti più famosi di sempre in tutto il mondo e particolarmente in Italia, dove nacque anche il modo di dire “non sono mica Mandrake” per indicare l’impossibilità a fare qualcosa: è proprio su questa premessa che nasce  l’idea e il leitmotiv del testo.

Il brano che apparentemente può sembrare nonsense come tutto il resto del repertorio del “cantattore lucano” in realtà svela sempre un significato profondo da leggere tra le righe. 

Il testo ci introduce nella scena di una platea alla fine di uno spettacolo del noto mago, sottolineando che nell’inconscio il pubblico non ha capito che Mandrake non ritornerà continuando a circondarsi di “stratosferici marziani alieni di questa società”, ma ormai è stato svelato il trucco della teoria del “superuomo/oltreuomo”, che ha portato alla follia dei totalitarismi.

Il desiderio prorompente derivante dalla volontà guidata dall’amore verso l’umanità di svelare al mondo il trucco di “illusionismo culturale” che ci rende schiavi inconsapevoli privandoci della vera felicità e libertà, viene personificato nel “Pelè” bambino: come racconta la strofa aveva un fuoco dentro che nonostante la polvere (non solo fisica ma anche come metafora del contrasto sociale che vorrebbe soffocare con i suoi magoni chi non recita la parte del più forte) ora continua a correre perseverando per la propria strada con le sue scarpe da campione, anche se più di qualcuno per cattiveria le scarpe ha provato a fargliele, ma in un tutt’altro senso. 

Il testo prosegue galoppante con riferimenti all’attualità e si parla della società che induce al “santo subito per farti poi martire a breve, capro espiatorio dell’umanità”, con sarcasmo sottile relativo alla “logica dell’usa e getta dei poveri Cristi” di oggi e di sempre sfruttati e strumentalizzati dai poteri di turno, i quali hanno solo lo scopo di preservare i propri interessi e salvare le apparenze a discapito del bene comune.

La canzone si conclude in modo tragicomico sottolineando che la verità la si accoglie e comprende quando ormai è troppo tardi e quindi non c’è più nulla da fare:

ormai è l’autore del testo ad essere in una fossa con le sue stanche ossa che hanno lottato per tutta la vita, pur riconoscendo che “ora lo scemo del villaggio è diventato il vecchio saggio”.

Con un sorriso amaro si afferma che “forse qualcuno gli crederà” e nonostante sia morto “ti saluta quando passi di qua”: la vita ha trionfato perché l’autore con la sua ironia guidata dall’amore per l’umanità, ha superato la fine del corpo e ora continua a parlare e salutare richiamando l’attenzione con le sue canzoni che rimaranno per sempre.

Il messaggio rivoluzionario e controcorrente lanciato come spunto di riflessione nella canzone è riassunto nel significato del ritornello: svelata l’illusione, la consapevolezza di essere creature imperfette deve guidare l’artista alla sua vera mission, quella di cercare la bellezza nell’imperfezione.

TESTO DEL SINGOLO INEDITO DI CLAUDIO SETTEMBRINO 
“NON SONO MICA MANDRAKE” 

Lo spettacolo è già finito 

e la platea non ha capito

che Mandrake non ritornerà!

E si circonda di tipi strani

stratosferici marziani

alieni di questa società, tà, tà!

 

Chi fa le scarpe per professione,

chi te le fa per quel magone

che da tempo provava per te!

E ora corri tra tanta polvere

ma con un fuoco dentro

come da piccolo giocava Pelè, Pelè, Pelè!

 

Non sono mica Mandrake,

ma non mi calo le brache 

e a chi mi chiede di più

rispondo dai fallo tu

non sono mica Mandrake

 

Ti dicono tutto andrà bene

se potrai raccontare

la nottata non ritornerà,

ti han voluto santo subito

per farti poi martire a breve

capro espiatorio dell’umanità

 

Ora lo scemo del villaggio

è diventato il vecchio saggio,

forse qualcuno gli crederà!

Ma ormai riposa in una fossa 

con le sue stanche ossa

e ti saluta quando passi di qua

 

Non sono mica Mandrake,

ma non mi calo le brache 

e a chi mi chiede di più

rispondo dai fallo tu

non sono mica Mandrake 

 

Non sono mica Mandrake,

ma non mi calo le brache 

e a chi mi chiede di più

rispondo dai fallo tu

non sono mica Mandrake


LINK SOCIAL:

  • www.facebook.com/claudio.settembrino.58
  • www.youtube.com/@claudiosettembrino


VIDEO LIVE DELLA CANZONE INEDITA DI CLAUDIO SETTEMBRINO “NON SONO MICA MANDRAKE”:
https://youtu.be/zgtjvUw0qTs

Autore Daniela Piesco
Categoria Cultura e Spettacolo
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