L'Assemblea Capitolina, il 1 febbraio, ha approvato "all'unanimità" una mozione relativa alla necessità di rispettare la continuità didattica ed educativa per tutti gli alunni, compresi quelli non ancora vaccinati. Quindi, gli studenti romani, ed in particolar modo i bambini regolarmente iscritti all'asilo nido e alla scuola dell'infanzia (fascia 0-6 anni), anche se non sono vaccinati dovrebbero continuare ad andare a scuola (o in strutture analoghe).

Ma il comune non può ignorare la legge vanto della ministra della Salute Lorenzin, pertanto, nella mozione approvata dall'Assemblea si invita la sindaca Raggi a farsi promotrice di un'azione verso governo, Regione Lazio, Anci e qualsiasi altro ente che abbia una qualsiasi relazione con il problema affinché sia rispettata la continuità didattica.

La notizia è tutta qua? E come poteva! Anche se non ha ricevuto ancora alcuna comunicazione ufficiale dalla Raggi, la ministra "vaccinatrice" Lorenzin ha prontamente replicato all'iniziativa con la seguente dichiarazione diffusa via social.

«Leggo che il Sindaco Raggi e l’Assemblea Capitolina si sono trasformati in un nuovo organo tecnico scientifico delle istituzioni italiane: non solo si occupano di virus e batteri, ma forse presto si occuperanno anche di nuove terapie geniche o di terapie oncologiche.

Non si può scherzare sulla pelle dei nostri bambini.

Il decreto #vaccini è stato studiato anche per tutelare quei bambini troppo piccoli per essere vaccinati e quelli affetti da malattie per le quali non possono accedere alle vaccinazioni. Ricordo che sia il Consiglio di Stato che la Corte Costituzionale si sono espressi chiaramente rispetto alla mozione del Veneto e non vorrei che Amministrazioni Comunali guidate da NoVax portassero avanti posizioni molto pericolose per la salute pubblica.»

La Lorenzin, nella sua replica, sembra aver dimenticato che l'Assemblea capitolina, che ha votato all'unanimità la mozione, è composta anche da membri che appartengono alla sua alleanza parlamentare e politica che, invece di votare contro e manifestare il loro dissenso, hanno preferito abbandonare l'Aula. Curioso!

Inoltre, le pretese scientifiche della Lorenzin, supportate dalla scienza (ma solo in campo giuridico) del Consiglio di Stato e della Corte Costituzionale, non sembrano coincidere con quelle che sono anche le indicazioni di una parte del mondo scientifico, come dimostra un recente articolo della rivista Nature che critica la legge sulla vaccinazione obbligatoria voluta da Macron in Francia, che rispecchia quella presente in Italia.

Anche in quel caso, probabilmente, per la Lorenzin le dichiarazioni di Nature sono da ritenersi prive di qualsiasi valore scientifico!