Alle dichiarazioni del ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, che da giorni sembra voler spingere perché  il calcio in generale e la Serie A in particolare dichiarino definitivamente conclusa la stagione 2019/2020, la Lega aveva risposto con le parole del proprio presidente, Paolo Dal Pino:

"Da parte della Lega Serie A c’è stata e sempre ci sarà disponibilità a un dialogo costruttivo, nella certezza che il lavoro del Ministro dello sport e il nostro non possano che mirare a un bene comune nella sua accezione più ampia. È un momento tremendo per il Paese e per il mondo, solo uniti e compatti se ne uscirà insieme.Come tutti gli italiani vorremmo tornare a lavorare e a vivere la nostra vita quanto prima. Naturale che la Lega Serie A voglia giocare a pallone, sarebbe contro natura dire il contrario. Chi ha un mestiere vorrebbe sempre continuare a farlo. Se sarà possibile farlo rispettando norme e protocolli sanitari, bene. Altrimenti ci atterremo rigorosamente, come abbiamo sempre fatto, alle decisioni del Governo. Il Ministro può avere certezza del nostro spirito costruttivo e collaborativo e che la mia sintonia con il presidente della FIGC Gravina è assoluta".

E questo 1 maggio, in video conferenza, i 20 club di A si sono nuovamente riuniti dichiarando che la loro volontà è quella di portare a termine la stagione.

Spadafora nell'ultimo dei suoi innumerevoli interventi aveva ipotizzato invece l'esatto contrario, aggiungendo che se non si troverà un accordo per la modifica del protocollo per la ripresa degli allenamenti presentato dalla Figc (i cui consulenti adesso stanno discutendo con i rappresentanti del Comitato tecnico scientifico), il Governo si assumerà la responsabilità di dichiarare chiusa la stagione.