di Vincenzo Petrosino - Oncologo Chirurgo, SALERNO.   La  COVID-19, acronimo per COronaVIrus Disease 19, è una patologia respiratoria acuta causata dal SARS-CoV-2.

L’incubazione della malattia è molto variabile, dai 3 ai 14 giorni, ma sono segnalati anche casi di incubazione di circa 30 giorni.

In questo periodo il paziente può contagiare altre persone.

Il virus si trasmette principalmente  per via aerea, ecco perché è necessario mantenere almeno 1,5 metri di distanza tra le persone  (qualcuno parla di 2 metri) e mantenere alcune norme di igiene, quali lavarsi accuratamente le mani, coprirsi la bocca quando si starnutisce e indossare - se in ambienti chiusi - le mascherine.

I sintomi della malattia conclamata sono variabili per intensità, sede e gravità. In genere possiamo avere febbre, tosse, sudorazione, dispnea, astenia, oltre a polmoniti e sepsi con shock settico.

La diagnosi si ottiene con test molecolari che ricercano l’Rna del virus ottenuto da campioni di secrezioni prelevate con tampone rinofaringeo.

La ricerca degli anticorpi interrssa gli anticorpi IgM  e igG, che compaiono quasi in concomitanza con l’infezione e rimangono nel tempo, pertanto non ci forniscono spesso facili e utili informazioni.

Le caratteristiche di sensibilità e specificità dei diversi test variano in funzione del caso clinico e delle condizioni epidemiologiche, comunque la loro sensibilità appare piuttosto limitata nei confronti degli individui asintomatici. 

Importante a mio giudizio, specialmente con l'approssimarsi della stagione autunnale e delle varie patologie respiratorie, evitare il panico e  seguire i consigli dei medici e non... il fai da te spesso  inutile e generatore di "ansia".