Fermiamo le delocalizzazioni e lo smantellamento del tessuto produttivo! Questo il titolo della petizione promossa dal collettivo di fabbrica di GKN su change.org per promuovere una normativa che garantisca lavoro e diritti, in modo da evitare, in futuro, che la proprietà di un'azienda che genera utili decida la sua delocalizzazione per aumentare gli utili degli azionisti, un atto in contrasto con il diritto al lavoro, tutelato dall’art. 4 della Costituzione.

Comunque, i lavoratori della Gkn questo lunedì segnano un punto a favore della loro lotta.

Infatti, il Tribunale del lavoro di Firenze ha dato ragione alla Fiom Cgil che era ricorsa alle vie legali denunciando un comportamento antisindacale da parte della proprietà, in violazione dell'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori.

Così, il Tribunale del lavoro del capoluogo toscano ha revocato oggi l'apertura della procedura di licenziamento collettivo per i 422 lavoratori dell'azienda metalmeccanica di Campi Bisenzio (Firenze), avvisati tramite una e-mail il 9 luglio scorso.

Il Tribunale ha condannato Gkn "a porre in essere le procedure di consultazione e confronto previste dall'articolo 9 parte prima del Ccnl e dall'accordo aziendale del 9 luglio 2020 indicato in motivazione; a pubblicare il testo integrale del presenze decreto a sue spese e per una sola volta sulle edizioni nazionali dei quotidiani La Repubblica, La Nazione, Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore; al pagamento in favore del sindacato ricorrente delle spese di giudizio che liquida in complessivi 9.300 euro oltre Iva, cpa e contributo spese generali". 

Questo il commento di Francesca Re David, segretaria generale Fiom Cgil, e di Daniele Calosi, segretario generale della Fiom Cgil Firenze e Prato:

"Abbiamo vinto insieme ai lavoratori perché avevamo ragione, i licenziamenti alla Gkn sono illegittimi. Il Tribunale del lavoro di Firenze ha revocato l'apertura della procedura di licenziamento collettivo per le lavoratrici e i lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio, accogliendo il ricorso depositato dalla Fiom di Firenze e riconoscendo, quindi, la violazione dell’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori per comportamento antisindacale. Ringraziamo per l’ottimo lavoro il collegio legale della Fiom fiorentina e nazionale.Il ricorso è stato uno degli strumenti che la Fiom ha utilizzato in questa vertenza, insieme alla grande resistenza dei lavoratori e alla capacità di costruire intorno alla vertenza una rete di solidarietà, a partire dalla comunità fiorentina fino al resto del Paese, come dimostrato anche dall’imponente manifestazione di sabato scorso a Firenze.Ora il presidente del Consiglio e il ministero dello Sviluppo economico facciano la propria parte, intervengano in tema di delocalizzazioni e a una soluzione che garantisca la ripresa produttiva e l'occupazione nello stabilimento per i lavoratori di Campi Bisenzio e di tutto l'indotto".

A questo punto, quanto deciso dal Tribunale di Firenze finirà per essere al centro del tavolo aperto al ministero dello Sviluppo economico dove questo lunedì è previsto un incontro per trovare soluzioni alternative alla chiusura del sito.

Da ricordare che quanto sta accadendo ai lavoratori di Campi Bisenzio, il fondo Melrose, azionista di riferimento di Gkn, lo sta riproponendo in fotocopia ai dipendenti della Gkn dello stabilimento di Erdington, alla periferia di Birmingham, che adesso stanno lottando per difendere i loro 519 posti di lavoro che in quel caso verranno soppressi ad inizio del 2022.