Il titolo ripetuto da ieri sui media è stato "Perché Milena Gabanelli si è dimessa dalla Rai". Eppure, il titolo, seppur non sbagliato, non è del tutto corretto. Infatti, la Gabanelli dalla Rai è in realtà stata costretta a dimettersi dal direttore generale Mario Orfeo. Pertanto il titolo che doveva essere utilizzato per descrivere l'addio della Gabanelli alla Rai, dopo 20 anni, doveva essere "Perché il dg Rai Mario Orfeo ha costretto la Gabanelli a dimettersi?"

Per chi ancora non avesse avuto la possibilità di leggere la lettera di dimissioni della Gabanelli, eccola qui riportata:

«Le condizioni proposte non permettono di produrre risultati apprezzabili. La condirezione di Rainews con delega al relativo sito e l'implementazione del numero dei giornalisti non ne modifica il limite. Poiché non attrae le forze dei 1600 giornalisti Rai (indispensabili per farlo decollare), in quanto percepito come il sito di una testata concorrente.

Invece la nascita del portale unico di news online - per il quale ho lavorato in questi mesi - è subordinata a tempi non definiti e certi.

Al fine di non disperdere il lavoro fatto in questi mesi, ho proposto al Direttore Generale una striscia quotidiana di 4 minuti di un fatto raccontato per numeri. Ma anche questa strada secondo il Dg non è al momento percorribile.

Per quel che riguarda la proposta di ritornare a Report in condirezione con Ranucci, oltre a precisare che è stata la sottoscritta, a decidere che dopo 20 anni era venuto il momento di considerarla un'esperienza conclusa, la considero mortificante per il collega e l'intera squadra, che sta portando avanti il programma in modo eccellente.»

Quindi, in base al contenuto riportato, il dg Orfeo ha fatto sì che la Gabanelli non riprendesse a fare il proprio mestiere di giornalista utilizzando un format diverso da Report. Perché, nonostante i successi da lei ottenuti in passato?

Dato che Orfeo non lo ha spiegato, siamo pertanto autorizzati ad ipotizzarlo. La Rai non è mai stata nel corso della sua storia un'azienda pubblica, cioè, che facesse riferimento direttamente agli italiani, come ad esempio la BBC. La Rai è invece sempre stata un'azienda di Stato che, grazie a Renzi e nonostante i divieti imposti dall'Ue, è adesso diventata addirittura un'azienda di Governo!

Il direttore generale risponde alla maggioranza di Governo e, adesso, ha il potere di guidare l'azienda Rai come se ne fosse il padrone assoluto. Ma il padrone vero rimane sempre la maggioranza di Governo di turno e, soprattutto, il partito di maggioranza della maggioranza. Ad oggi questo è il PD che viene comandato a bacchetta dal segretario Matteo Renzi che, ovviamente, non può non aver voluto una riforma della Rai come quella da lui fatta se non per controllare a bacchetta anche il suo dg e, di conseguenza, l'azienda stessa.

Quindi, nessuno scandalo nel dire che Matteo Renzi non ha voluto che la Gabanelli potesse continuare a lavorare in Rai... probabilmente la rivedremo a La7... che sta diventando una sorta di quello che una volta era Rai 3. Cairo, naturalmente, ringrazia. Il perché Renzi si sia opposto alla Gabanelli è spiegato dalle sue continue menzogne, ripetute ossessivamente nel corso di questi anni. Come può un personaggio del genere accettare che una giornalista, una VERA giornalista, spiegasse con i fatti dei numeri che tutto ciò che Renzi ha detto finora era completamente falso? Soprattutto quando ormai mancano pochi mesi per andare a votare!