L'INPS ha pubblicato i dati semestrali, che comunque non sono definitivi e potrebbero subire leggere modifiche, relativi all'osservatorio sul precariato per il primo semestre del 2016.

Per quanto riguarda le assunzioni a tempo indeterminato, da  gennaio a giugno 2016 sono state 650.637, mentre nello stesso periodo dello scorso anno erano state 977.036 con una diminuzione di -326.399 unità, pari al -33,4%.

Le assunzioni a tempo determinato, indicano un andamento in leggerissimo aumento, ma sostanzialmente possono essere giudicate stabili. Infatti da gennaio a giugno 2016 sono state 1.807.594, mentre nello stesso periodo dello scorso anno erano state 1.797.530 con un aumento di 10.064 unità, pari allo 0,6%.

Infine, le assunzioni in apprendistato sono state 113.387 per i primi 6 mesi del 2016, 14.291 in più rispetto alle 99.096 dello stesso periodo del 2015, segnando un dato positivo del 14,4%.

Il saldo complessivo dei nuovi rapporti di lavoro risulta così negativo del -10,5%, con -302.044 unità  nei primi 6 mesi di quest'anno rispetto al dato positivo di 288.003 pari all'11,1% registrato invece  nello stesso periodo dello scorso anno.

Inoltre, analizzando le  variazioni contrattuali dei rapporti di lavoro esistenti, le cose non vanno certo meglio. Le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine sono state, da gennaio a giugno 206, 150.556 contro le 238.835 dello scorso anno, dando come risultato -88.279 unità, pari ad un -37,0%.

Meglio, invece il dato per gli apprendisti trasformati a tempo indeterminato che sono arrivati quest'anno a toccare le 44.199 unità contro le 41.338 dei primi 6 mesi del 2015, pari ad un 6,9% in più. Il saldo, comunque, risulta abbondantemente negativo con un -30,5%.

Altro dato significativo del rapporto pubblicato dall'Inps è quello relativo ai voucher con valore nominale di 10 euro venduti tra gennaio e giugno 2016. Sono stati 69.899.824, 20.014.727 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno pari al 40,1%. La loro distribuzione è  abbastanza omogenea su tutto il territorio, salvo il nord-est in cui il numero di voucher utilizzato è del -5% inferiore alla media nazionale.