Come già anticipato qualche giorno fa, è stata confermata la perdita di oltre 3 miliardi di euro registrata dal Monte dei Paschi di Siena nei conti relativi ai primi sei mesi del 2017.

Per la precisione la perdita è di 3,2 miliardi, dovuta ad una svalutazione di ulteriori 4 miliardi di crediti Non Performing Loans in vista della cessione di 26,1 miliardi, dopo la ricapitalizzazione effettuata dal ministero del Tesoro che possiede ora il 52,2% del capitale, che salirà al 70% nel prossimo autunno con l'acquisto di azioni generate dalla conversione dei titoli subordinati.

Dagli oltre 4 miliardi, si è arrivati ad una perdita di 3,2 miliardi dopo aver registrato tra le entarte poco più di un miliardo di euro, per metà dovuto ad una plusvalenza da cessioni e per metà dovuta ad una rivalutazione delle DTA, Deferred Tax Asset o più semplicemente imposte anticipate.

Nel secondo trimestre, MPS ha fatto registrare una crescita di 3,8 miliardi relativa a depositi vincolati e conti correnti, portando a 9,4 miliardi la crescita nel semestre, mentre lo stock dei crediti deteriorati è adesso pari a 10,5 miliardi netti dai 20,2 a marzo 2017.

Infine, il rapporto tra crediti deteriorati e patrimonio netto è tornato sotto quota 100, il 98% contro il 146% di marzo.