L'ufficialità è rimandata ai prossimi giorni, ma comunque prima della fine dell'anno. In ogni caso, l'arrivo di Zlatan Ibrahimovic al Milan è dato per certo. Liberatosi dal contratto che lo legava ai Los Angeles Galaxy, l'attaccante svedese ha finalmente detto sì ai rossoneri che da giorni chiedevano conferma delle sue intenzioni. Il ritorno in Italia pareva scontato, ma non la squadra in cui avrebbe giocato. 

Finalmente, Zlatan si è deciso e fino alla fine di questa stagione lo vedremo giocare con la maglia rossonera. A lui andranno 3 milioni di euro.

Per la stagione 2020/2021 si vedrà. Saranno i risultati a decidere, ma non quelli della squadra, quanto quelli legati alle prestazioni del calciatore, tra assist e gol realizzati.

Ibrahimovic è un rinforzo per il Milan? Lo scorso 31 ottobre ha compiuto 38 anni e, pertanto, non è più giovanissimo, seppure la classe sia indiscutibile. Il suo arrivo in una squadra che avesse avuto già un'identità di gioco e una continuità di buoni risultati sarebbe stato sicuramente da considerare in modo positivo, come elemento in più nell'organico per risolvere partite in bilico o riprendere un match che sembrava perso.

Nell'attuale situazione in cui si trova il Milan, l'arrivo di uno come Ibrahimovic, considerandone il carattere, è una scommessa, è come giocare rosso o nero alla roulette: se età e carattere non ne influenzeranno le prestazioni, allora sarà un rinforzo importantissimo, altrimenti contribuirà a creare caos nello spogliatoio, non favorendo certo il cammino del Milan verso l'Europa.

Inoltre, c'è da considerare che l'attuale allenatore non ha il carisma per gestire campioni con una "personalità" come quella di Ibrahimovic.