Lasciati fare, sindaci, assessori e consiglieri comunali continueranno a comportarsi come vogliono e come gli conviene. Se sono onesti ed efficienti il paese che amministrano non può che trarne vantaggio ma se sono disonesti ed inefficienti, i diritti del cittadino vengono meno. Paghiamo sempre le stesse tasse (salate) anche quando chi amministra il comune non si comporta come dovrebbe. Il cattivo politico locale spesso rimane tale perché sa di poter contare sul timore che ha il semplice cittadino di elevare una protesta diretta agli amministratori del comune di appartenenza.

È ora di abbandonare paure e reticenze: far valere i propri diritti è indispensabile per garantire il corretto funzionamento di una comunità. Deve esserci una tutela dei cittadini che parta dagli stessi cittadini. Quindi, se la fontanella comunale perde acqua, il marciapiede è dissestato o certe zone sono mal illuminate è sacrosanto farlo presente a chi abbiamo eletto e si è assunto la responsabilità di gestire il paese. È nostro dovere esprimere denunce riguardanti errori o carenze del comune. Si tratta di un concetto trasversale che nulla ha a che vedere con partiti, movimenti o ideologie ma ha molto a che fare con la dignità delle persone e la qualità della vita.

Come dice, giustamente, il giallista finlandese Hamalainen, “rilevando le ingiustizie e raccontandole si contribuisce a promuovere il cambiamento”-.

Tanti anni fa, nel paese dove vivevo, lavoravo presso la biblioteca comunale. Si tratta di un lavoro bellissimo, che ti permette di conoscere gente di ogni tipo ma tutte persone con interessi ed idee. Fra gli utenti c’erano un giovane militare di carriera ed un suo coetaneo, trasgressivo spinellatore da centro sociale. Nel paese mancava un semaforo sulla statale, l’illuminazione dei quartieri di nuova costruzione era inadeguata e sarebbe stato opportuno chiudere al traffico una via del centro storico.

Problemi reali, che toccano tutti i cittadini comunque la pensino politicamente. Beh, i due ragazzi, spinellatore e militare, raccolsero ognuno per proprio conto e nei propri ambienti, firme sufficienti a far realizzare almeno alcune delle richieste.

In Toscana esistono pagine social che riguardano paesi e città: lì si possono esprimere opinioni sulla gestione comunale -. C'è una feroce censura piddina (la toscana è feudo PD & soci) ma se i post sono molti e ripetuti non possono venire ignorati e, oggi come oggi, ciò che compare sui social finisce con l'avere un certo peso, lo dimostra il fatto che anche molti politici postano -. Come esperienza personale recente posso dire che, dopo aver protestato con altri sulla pagina fb del comune dove vivo, qualche piccolo risultato è stato raggiunto: veicoli abbandonati e rifiuti sono stati finalmente tolti di mezzo -. RICORDATE SEMPRE che governo ed amministrazioni comunali SONO AL SERVIZIO DI NOI CITTADINI-.

Se qualcosa vi sembra che non funzioni o sia ingiusto, PROTESTATE attraverso mail, pec, social, giornali e tv locali, raccolta firme - Mugugnare sottovoce non serve a nulla ed a nessuno -.