Nella penultima puntata del Festival di Sanremo 2017, uno dei due conduttori, Carlo Conti, interrompe la scaletta del programma per far sapere al pubblico in sala e a quello che segue dagli schermi tv che il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo, istituito per non dimenticare le vittime delle foibe.

«Le vittime delle Foibe - ha detto Carlo Conti - sono persone che, nell'immediato dopoguerra, sono state costrette ad abbandonare le proprie case

Che cosa? Gli italiani istriani, fiumani, dalmati e non solo, dopo essere stati uccisi e sepolti nelle foibe dai partigiani slavi, secondo Carlo Conti sono resuscitati e, successivamente, costretti all'esodo a causa della politica nazionalista di Tito.

E Carlo Conti, una boiata simile - per non dire di peggio - l'ha pronunciata con la faccia compunta e seriosa di uno che vuol dimostrare quanto sia consapevole e quanto creda in ciò che sta dicendo.

Quello che voleva essere un omaggio, si è trasformato in una barzelletta da sbellicarsi dalle risate... non certo per il contenuto, ma per l'ignoranza e la pochezza culturale e intellettuale di chi ha pronunciato quelle parole.

Ma siccome al peggio non c'è mai fine, il pubblico in sala, invece di fischiare e di lanciare contro Carlo Conti qualunque cosa avesse sotto mano, lo ha addirittura applaudito.

Qualche dirigente RAI che seguiva la trasmissione, invece, nel momento in cui ha ascoltato quello che il pessimo presentatore stava dicendo, deve esser sbiancato di colpo, deve aver spalancato la bocca strabuzzando gli occhi e si deve esser messo le mani nei capelli. Dopo il primo smarrimento, si è attaccato al telefono per correre ai ripari.

Così, dopo un'interruzione pubblicitaria, Carlo Conti ha preso la parola per ricommemorare quanto già aveva commemorato, lasciando però da parte gli zombi, e precisando stavolta che cosa erano state le foibe e che cosa era stato l'esodo giuliano dalmata.

Dopo una figuraccia del genere, ci si sarebbe aspetatto un qualche articolo che la sottolineasse. Niente di tutto questo. Sembra che nessuno se ne sia accorto! Non solo. Neppure sui social, sempre molto attenti a sottolineare le gaffes, a parte qualche raro accenno, nessuno si è accorto della castroneria pronunciata da Conti.

E come se già questo non fosse grave, molti utenti si sono pure complimentati con lui per aver citato il Giorno del Ricordo!