Positivo, a novembre 2019, il dato Istat su occupati e disoccupati. Infatti, rispetto al mese precedente, la crescita è di 41mila unità in più, tra l'altro ascrivibili tra i dipendenti permanenti (+67mila), mentre sono risultati in diminuzione sia dei dipendenti a termine (-4mila) che gli indipendenti (-22mila).

In aumento anche coloro che sono in cerca  di lavoro, lo 0,5% in più rispetto ad ottobre, che corrisponde a +12mila unità. Cala però anche la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, con il tasso che scende al 34% (-0,2 punti percentuali). 

Il tasso di occupazione sale al 59,4% (+0,1%), mentre il tasso di disoccupazione risulta stabile al 9,7%.


Per quanto riguarda l'andamento trimestrale, periodo settembre-novembre, anche in questo caso troviamo l’occupazione in crescita, seppure lieve, del +0,1%, pari a +18mila unità, grazie ad un aumento dei dipendenti a termine e dei permanenti (+62mila), mentre risultano in calo gli indipendenti (-0,8%, -43mila).


Per quanto riguarda il dato tendenziale, rispetto a novembre 2018, l'occuipazione cresce del +1,2%, pari a +285mila unità. La crescita nell’anno è trainata dai lavoratori dipendenti (+325mila unità) ed in particolare dai permanenti (+283mila), mentre calano gli indipendenti (-41mila).

Sui dodici mesi, il calo dei disoccupati è del -7,1%, pari a -194mila unità. Calano inolotre gli inattivi del -1,5%, pari a -203mila.


L'attuale dato sull'occupazione, come riporta l'Istat nella sua nota di commento, è ai massimi storici dal 1977, anno di inizio delle serie storiche ricostruite.