Mentre sta per iniziare la stagione di Formula 1, il direttore generale e responsabile sportivo Ross Brawn ha dichiarato che se la gara in Cina (a Shangai) non potesse disputarsi nella data prevista del 19 aprile, a causa dell'epidemia di coronavirus, sarà comunque rimandata ad una data successiva.

Il problema è stato sollevato mercoledì in una riunione che Brawn ha avuto con i responsabili dei team di Formula 1, senza però arrivare a prendere una decisione, in attesa di conoscere prima che cosa vorranno fare al riguardo le autorità cinesi che, nel frattempo, hanno annullato tutti gli eventi pubblici fino al prossimo marzo.

L'ultima volta che è stata rinviata una gara di Formula 1 fu nel 2011, quando il Gran Premio del Bahrain non potè disputarsi a causa della rivolta nel Paese collegata alla primavera araba.

Quel gran premio avrebbe dovuto svolgersi più avanti nel corso della stagione, ma con i team non si trovò l'accordo su una nuova data e la gara fu così annullata. In quell'anno, si disputavano però 20 gare.

Da questa stagione, il numero di gran premi è aumentato: saranno 22. Considerando che la stagione 2020 inizia a metà marzo, che ad agosto è previsto un mese di pausa e che l'ultimo gran premio si disputerà alla fine di novembre, è evidente che il calendario delle gare è fittissimo ed inserire una tappa in Cina nella seconda parte della stagione con già 9 gare previste in 14 settimane è quasi impossibile, a meno di non riuscire a convincere i team che sia fattibile spostarsi da un continente all'altro (materiale compreso) in meno di 72 ore.

Non è così scontato.