Questo è quanto dichiara il 23 novembre su facebook Ciccio Ferrara, in un post della pagina ufficiale di Campo Progressista: «Oggi abbiamo incontrato Piero Fassino e Maurizio Martina e abbiamo messo nero su bianco fatti politici e punti programmatici che #CampoProgressista ritiene imprescindibili per proseguire il dialogo avviato con il Partito Democratico e verificare la possibilità di costruire un nuovo centrosinistra in discontinuità con le politiche degli ultimi anni.


Abbiamo chiesto svolte importanti su tanti temi come il #lavoro, l’#ambiente, la #scuola, la #sanità, il #welfare, l’#immigrazione. Dalle modifiche al #JobsAct per incrementare i contratti a tempo indeterminato all'introduzione dei canali umanitari per sottrarre i migranti dai lager libici. Dagli investimenti per la scuola all'economia circolare e lo stop al consumo di suolo. Ma non basta. Per poter proseguire il confronto, servono fatti politici concreti che segnino, verso gli elettori del #centrosinistra delusi da questi anni, un reale cambiamento di rotta.


Per questo, abbiamo ribadito che ci attendiamo l’immediata calendarizzazione di #IusSoli e #biotestamento al #Senato, nonché interventi sui #superticket e un’attenzione ai temi del lavoro e della tutela ambientale nella legge di bilancio, per poi poter verificare le possibili ragioni di un’intesa, cioè un programma, un perimetro chiaramente di centrosinistra e un leader condiviso.»


Sempre nella pagina ufficiale di Campo Progressista, il 25 novembre David Gentili pubblica il seguente post: «Bonus diciottenni (senza limiti di reddito) + bonus mamma (senza limiti di reddito) + bonus nido (senza limiti di reddito) = 930 milioni di investimento.


Reddito di inclusione un miliardo e 600 milioni, intercettando i bisogni di 1,8 milioni di individui, cioè il 38% del totale della popolazione in povertà assoluta. Il 41% dei minori in povertà assoluta non sarà raggiunto dalla misura.»


Quindi, da una parte il movimento di Giuliano Pisapia chiede al Governo e al Partito Democratico che lo sostiene di dare segnali di cambiamento per giustificare un'alleanza alle prossime politiche e, poco dopo, prende atto che i provvedimenti di "giustizia sociale" del Governo sono in realtà - come già ampiamente ha dimostrato il bonus degli 80 euro - dei provvedimenti di "ingiustizia sociale".


E nonostante i vari inviti a cambiare rotta che da settimane Campo Progressista invia al Pd - come sopra è dimostrato - vengano puntualmente disattesi, che cosa dichiara Giuliano Pisapia, a margine di un convegno dei cattolici democratici, a chi gli chiede se Alternativa Popolare, il partito di Angelino Alfano, potrà far parte di una coalizione di centrosinistra? «Veniamo dalla sinistra e saremo capaci di mettere insieme centro e sinistra per costruire un nuovo centrosinistra.»


Quindi, nonostante il Pd continui a prenderlo a pesci in faccia, Giuliano Pisapia non solo dà per scontata un'alleanza con il partito di Renzi, ma apre pure anche alla possibilità di includervi il partito di Alfano! Così, qualunque persona di buonsenso può aver interpretato la dichiarazione dell'ex sindaco di Milano.


E così le agenzie di stampa ribattono la notizia che Pisapia apre ad Alfano. Pisapia ne viene informato e subito rilascia una nuova dichiarazione: «La notizia che avrei detto sì ad Alfano è completamente inventata.»


Roba da non credere. E se già questo non fosse sufficiente per descrivere quanto ridicola sia tutta la situazione, ecco che si arriva al paradosso con le dichiarazioni degli esponenti Pd, ovviamente in preda ad orgasmo, che si complimentano con Pisapia per aver sdoganato un'alleanza per le politiche che veda Campo Progressista unito insieme a Partito Democratico e Alternativa Popolare. Ma non è vero niente!


Le giravolte di Pisapia stanno assumendo un aspetto che se non è possibile interpretare come patologico è però sicuramente definibile come comico. Che l'ex sindaco di Milano, a questo punto, possa unire la sinistra è impossibile, in compenso, continuando di questo passo, ci darà modo di farci fare un sacco di risate.