In 90 minuti di quella che potremmo definire pura noia, le occasioni più pericolose per passare in vantaggio nella sfida di Coppa Italia tra Napoli e Juventus sono state a favore dei partenopei. 

Poco dopo il ventesimo del primo tempo, Insigne ha colpito il palo su una punizione dal limite. Sul finire del primo tempo, Buffon prima respinge di piede una conclusione di Demme a pochi passi dalla porta, poi sventa in angolo un tiro da fuori di Insigne.

Nei minuti di recupero, alla fine del secondo tempo, Maksimovic colpisce di testa su angolo, Buffon respinge miracolosamente sulla linea e nella mischia che si crea la palla calciata da Elmas va a colpire il palo, grazie alla provvidenziale deviazione di un giocatore della Juventus. 

Si va alla "lotteria" dei rigori. Dal dischetto i primi due rigoristi della Juventus sprecano la loro occasione: Dybala si fa parare il tiro e Danilo spara alto. Il Napoli non sbaglia e si aggiudica meritatamente la coppa al quarto rigore, calciato da Milik.


Queste le dichiarazioni del tecnico juventino, Maurizio  Sarri, a fine partita. 

"C'è delusione per la società e per i tifosi e c'è tanta rabbia, ma in questo momento non possiamo esprimere molto di più, perché la condizione non può essere ottimale. Ci manca tanta brillantezza per rendere il nostro gioco pericoloso"."La partita l'abbiamo fatta con buoni livelli di applicazione, ma in questo momento abbiamo grande difficoltà a trasformare la mole di gioco, saltiamo meno l'uomo rispetto al solito. Per noi questo è importante perché abbiamo tante individualità"."Resta tanta rabbia: non ci è mancata la cattiveria perché una squadra non riuscirebbe a rimanere concentrata per 90 minuti senza la giusta determinazione. Il problema riguarda le caratteristiche dei nostri giocatori con poca brillantezza".


Di tutt'altro tenore le dichiarazioni di Rino Gattuso a fine partita. 

"Nella vita non puoi accettare alcune cose, ma il calcio mi ha dato tanto e per questo l'ho sempre interpretato con grande passione. Mi sento di avere addosso grande responsabilità. So di non poter mollare e non l'ho mai fatto nella mia carriera". "Siamo fortunati a fare il lavoro che facciamo. Voglio vedere la gente che mette passione: voglio senso di appartenenza e rispetto. Ho visto stasera una squadra che voleva vincere, l'abbiamo meritato. Ringrazio il presidente che mi ha dato la possibilità di allenare questa squadra"."Questa vittoria è di tutti: dello staff, della gente che sta con noi e che lavora anche 18 ore al giorno, prima di mandarmi a quel paese. Seguo il mio istinto, a volte mi sento un toro. Questo è il mio segreto. E' il primo trofeo da allenatore, stanotte mi sono svegliato un paio di volte, pensavo se avessi perso questa Finale. Sapevo che era difficile, ma sono contento di avere vinto. Stasera mi sento molto orgoglioso".


Inutile dire che i tifosi del Napoli ieri sera si siano dimenticati della pandemia, festeggiando la vittoria della propria squadra... come ai vecchi tempi!