Tra affermazioni e smentite sembra in via di conclusione la trattativa per la cessione della Sampdoria. Come si dice in casi simili il condizionale è d'obbligo, ma dato che stavolta la trattativa vede tra i protagonisti Massimo Ferrero, il condizionale diventa d'obbligo ben due volte... se non di più.

Infatti, nonostante l'attuale presidente e proprietario del club blucerchiato abbia dichiarato che la Sampdoria non sarebbe mai stata incedibile, la trattativa attuale, che vede come rappresentante della proprietà acquirente Gianluca Vialli, ha avuto "alti e bassi", con entrambi i protagonisti che si sono adoperati in uno scambio di offerte e contro offerte e che, a quanto pare, avrebbero trovato un punto d'incontro nella cifra di 132 milioni, a cui vanno sommati altri 32 milioni di debiti.

In base a quanto riportato dai media, l'attuale cordata avrebbe ancora tempo cinque giorni per porre la firma sui documenti per l'acquisto, che verrebbe concluso da un fondo d'investimenti collegato al fondo americano York Capital, gestito da tre investitori non italiani, tutti conosciuti da Vialli, uno dei quali addirittura suo amico.

Nei piani della nuova società, nessuno "stravolgimento" all'orizzonte: a parte Vialli nuovo presidente, alla gestione della Sampdoria resterebbe Antonio Romei, con Osti che continuerebbe a svolgere il ruolo di direttore sportivo per il mercato.