Giustizia e senso del lavoro sono questioni strettamente intrecciate tra loro, dal momento che è solo laddove si riconosce la centralità del lavoro che si può generare un valore economico realmente propulsivo per l’intera comunità. Un’emergenza nazionale da porre al primo posto se si vuole tornare a guardare con ottimismo al proprio futuro.

Chi ha detto queste parole? Qualche "pericoloso" ideologo di sinistra? Forse uno dei tanti politici "populisti" che in Parlamento non hanno rappresentanza oppure si trovano all'opposizione? O forse, più semplicemente, è una dichiarazione di una qualche organizzazione sindacale?

Niente di tutto questo. Quelle sopra riportate sono le parole della Commissione episcopale Cei per i problemi sociali e il lavoro. In pratica, i vescovi italiani! Quindi anche la chiesa italiana riconosce che la vera condizione del paese, a partire dal lavoro, è molto diversa dalla "bellezza" con cui ci viene descritta.

E sono i numeri a dirlo. Numeri riportati dalla stessa Cei: il tasso di disoccupazione ancora troppo alto attorno al 12%, con punte del 40% tra i giovani, 8 milioni di persone a rischio povertà spesso a causa di un lavoro precario o mal pagato, più di 4 milioni di italiani in povertà assoluta.

Per questo il 1 maggio, ancora una volta, non può essere considerata una giornata qualunque, una celebrazione fine a se stessa. Il lavoro, anche nel 2017, è una conquista e nonostante siano trascorsi quasi 70 anni dalla Costituzione ormai non sembra più neppure essere considerato un diritto.

Cgil, Cisl e Uil celebrano questa giornata a Portella della Ginestra, in provincia di Palermo, in occasione dei 70 anni dall'eccidio dove perirono 11 persone e 27 furono gravemente ferite, in quella che molti definiscono la prima strage di Stato.

Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, dopo le commemorazioni a Piana degli Albanesi, si sposteranno a Portella della Ginestra, dove partirà il corteo che porterà i manifestanti al Sasso di Barbato, e lì terranno i loro interventi insieme ai delegati convenuti.

In piazza San Giovanni, a Roma, si terrà poi nel pomeriggio il tradizionale Concertone, promosso da Cgil, Cisl e Uil. Un appuntamento che va avanti dal 1990 nel giorno della Festa dei lavoratori, radunando migliaia di spettatori per otto ore di musica, in diretta dalle 15 a mezzanotte.

L'edizione del Concertone 2017, che ha come tema "lavoro: le nostre radici, il nostro futuro", è presentata da Camila Raznovich e Clementino. Questi alcuni degli artiti che parteciperanno: Edoardo Bennato, Planet Funk, Brunori Sas, Bombino, Ara Malikian, Ermal Meta, Francesco Gabbani, Samuel, Le luci della centrale elettrica, Ex-Otago, Levante, La Rua, Lo Stato Sociale, Marina Rei con Benvegnu, Public Service Broadcasting, Teresa de Sio, Mimmo Cavallaro, Aprés La Classe, Sfera Ebbasta, Maldestro, Artù, Braschi, Motta, Il Geometra Mangoni, Fabrizio Moro, Editors, Rocco Hunt, Ladri di Carrozzelle, Orchestra Popolare del Saltarello, Giovanni Guidi.