Il diritto alla cittadinanza è un diritto e ai diritti si ha il diritto di rinunciare.

Chi ha ereditato la cittadinanza italiana dovrebbe potervi rinunciare, non gradendo condividerla - grazie a leggi tipo ius soli - con persone con le quali ha in comune solo il fatto che sono casualmente nate in Italia e magari qui hanno imparato a leggere e a far di conto.

Per loro l'Italia non è la Patria, la terra dei padri: al massimo è la patria adottiva. Parifichiamo pure figli naturali e figli adottivi, ma resta pur sempre una differenza di ius sanguinis: contando 5 generazioni dopo il 1861, in un 18enne 100% italiano il 6,25% è DNA di italiani vivi quando è nata l'Italia.

Uno che per lo ius soli sarà italiano non avrà traccia di sangue italiano e i suoi nipoti potranno sempre vantare almeno il 25% di sangue straniero di cui una traccia resterà sempre nei discendenti.