65 professoresse hanno scritto ai presidenti di Camera e Senato. Consulta e Csm tutte al maschile nessuna donna è stata eletta, ma sia le senatrici che le parlamentari non si sono opposte ed hanno votato gli uomini proposti.

«Il Parlamento non ha eletto neanche una donna, ma bisogna andare più indietro. Nel senso che ogni partito ha presentato i propri candidati e già in quella fase non è apparso alcun nominativo femminile.

È vero, dunque, che anche senatrici e deputate hanno votato soltanto uomini, ma non avrebbe potuto essere altrimenti per ovvi motivi», continua una professoressa che poi ha ricordato come «la rappresentanza politica e parlamentare, secondo quanto stabilito dall’art. 51 della Costituzione», debba «essere basata sulle pari opportunità. Ma ciò non è accaduto».

La domanda allora sorge spontanea: «Possibile che le donne dei singoli partiti non abbiano detto e fatto nulla?».

Quei 21 posti affidati ad altrettanti uomini veicolano, quindi un messaggio sbagliato e distorto: «È come se si volesse negare la bravura delle donne. Invece siamo capaci, molto capaci, e lo dimostriamo di continuo. Senza considerare che ormai nelle facoltà di Giurisprudenza di molte città c’è una prevalenza femminile».

La questione è molto complessa e, più la si sviscera, più appare paradossale: «Il Consiglio superiore della Magistratura, fra l’altro, prende decisioni relative ai diritti di tutti i cittadini ed è assurdo non considerare che il 50% della popolazione è composto da individui di sesso femminile. La cui rappresentanza è fondamentale, perché si traduce anche in punti di vista diversi rispetto a quelli maschile e di conseguenza permette di avere una visione più completa di determinate problematiche.»

Fra le firmatarie della lettera c’è anche Francesca Angelini, professoressa associata dell’Università La Sapienza di Roma: «Considerato il mio ruolo non sono direttamente interessata, ma ho ritenuto importante dare comunque il mio contributo». La docente guarda al passato più recente: «A parte il vulnus costituzionale, è stata palesemente interrotta la prassi degli ultimi anni.