L'Assemblea della Lega Serie A che si è tenuta a Roma lunedì nel Salone d'Onore del CONI ha assegnato i diritti tv per Coppa Italia e Supercoppa Italiana per i prossimi tre anni.

Se li è aggiudicati la RAI per 35,5 milioni di euro all'anno, il 60% in più rispetto al valore attuale! La cifra non comprende i diritti per la trasmissione all'estero di entrambi gli eventi, diritti che saranno aggiudicati tramite trattativa privata. La finale dell'edizione 2017/2018, che si svolgerà in uno stadio tutto esaurito con un incasso intorno ai 4 milioni di euro, verrà trasmessa in 198 Paesi.

Nella stessa riunione, sono stati assegnati per i prossimi 6 anni i diritti dello sfruttamento delle immagini dei calciatori e dei marchi dei club per la realizzazione dei prodotti collezionabili. Se li è aggiudicati Panini.

Lunedì, però, si doveva anche discutere dei diritti televisivi per il campionato di Serie A. Qualsiasi decisione al riguardo è stata posticipata al 22 maggio, "in attesa che Mediapro rispetti gli impegni contrattuali".

La data indicata da Malagò non è casuale. Come lo stesso commissario straordinario ha ricordato, il codice civile prevede che entro 14 giorni si possano adottare provvedimenti in caso di inadempienza.

L'inadempienza citata è relativa alla fideiussione che Mediapro si è impegnata a presentare per l'acquisizione dei diritti di tv per trasmettere il campionato di Serie A per i prossimi tre anni. Mediapro, a sua volta, prima di versare la fideiussione da 1,2 miliardi di euro attende che il tribunale di Milano si pronunci sul ricorso presentato da Sky. La sentenza è prevista nella mattinata di mercoledì.

Nel caso in cui Mediapro dovesse ritirare l'offerta, con la quasi assoluta certezza di veder andare in fumo i 64 milioni di euro della caparra, attualmente già versati, gli scenari che si aprirebbero sono diversi, anche se è da capire se alla Lega possano garantire, con un certo margine di sicurezza, che alle squadre di Serie A sia poi assicurata almeno la stessa cifra che avrebbe pagato Mediapro.