Particolare significato, in tempo di elezioni ed in tempo di rinnovato razzismo, assume l'inaugurazione a Catania, da parte di Save the Children, del centro CivicoZero per la protezione e l’inclusione dei minori stranieri non accompagnati.

La nuova struttura in via Gorizia 32A a pochi passi dalla Stazione Centrale - che va ad aggiungersi ad una rete già attiva a Roma, Milano e Torino con 2.146 minori supportati solo nel 2017 - è volta a fornire aiuto a ragazze e ragazzi stranieri arrivati in Italia senza genitori, garantendo loro servizi di base, consulenza legale, corsi di italiano, laboratori artistici e musicali, attività culturali, orientamento alla formazione e alla ricerca di lavoro ed erogazione di borse di studio e di lavoro.

Secondo i dati del ministero dell'Interno, più di un quarto del totale di minori non accompagnati sbarcati in Sicilia (9.958) e il 14% di quelli arrivati In Italia (15.779), pari a 2.246 ragazzi e ragazze, sono arrivati a Catania.

I minori provengono in massima parte da paesi dell’Africa Occidentale (come Nigeria, Mali, Costa D'Avorio, Gambia, Guinea Conakry), dal Corno d’Africa (in particolare Eritrea e Somalia) oltre che da Sudan, Marocco e Algeria, e la loro età, nella maggior parte dei casi, è compresa tra i 15 e i 17 anni, anche se non sono rari casi di adolescenti giovanissimi.

All’evento di inaugurazione erano presenti Silvana Riccio, Prefetto di Catania, Francesca Pricoco, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania, Luigi Bordonaro, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Sicilia, Fortunato Parisi, Assessore al Welfare del Comune di Catania, Maria Cristina Negro, Project Manager "Never Alone, per un domani possibile" e i rappresentanti di altre organizzazioni e associazioni che operano sul territorio, oltre a Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia e Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia-Europa dell’Organizzazione.