Se aumenta il surriscaldamento provocato dalle alte temperature, di conseguenza aumenta anche il vapore che si accumula nelle nubi e la quantità di acqua che poi viene scaricata a terra... non gradualmente, ma in poche ore, persino in pochi minuti.

Questo è ciò che provoca il cambiamento climatico, queste le cause dei forti nubifragi che giovedì hanno provocato danni e morti in Francia, Italia e Austria. Sono  almeno 11, tra cui tre bambini, le persone decedute in Corsica, Toscana e Carinzia a causa del maltempo.

In Corsica, si sono registrate raffiche di vento fino a 224 km/h provocando 4 morti e 20 feriti, di cui 4 in gravi condizioni.

In Austria 2 bambine di quattro e otto anni sono state uccise dalla caduta di un albero vicino a un lago in Carinzia. Hannes Primus, sindaco del distretto di Wolfsberg dove è avvenuta la tragedia, ha detto che dopo il passaggio del maltempo l'area sembrava quella di un campo di battaglia. Alla stessa maniera altre 3 donne in un'altra località austrica sono decedute per la caduta di un albero. Per il maltempo, in Austria sono state 13 le persone rimaste ferite, inclusi 5 bambini.

Sempre a causa della caduta di alberi, a Marina di Carrara e a Lucca sono morti un uomo e una donna. A Venezia, dal campanile e dalla cattedrale di San Marco sono caduti calcinacci, mentre alcune località balneari del levante ligure e del nord della Toscana sono state gravemente danneggiate.

Ma più a sud il sole continua a bruciare, con temperature fino a 40° C registrate in Sicilia, mentre in Algeria almeno 38 persone sono morte a causa di incendi boschivi che continuano ad interessare anche vaste zone del Portogallo ed alcune, anche se in maniera minore, della Spagna, a causa del clima eccezionalmente caldo e secco.

L'aspetto più incredibile di questa vicenda è che mentre da una parte auspichiamo la pioggia per mitigare il gran caldo, dall'altra stiamo in ansia per il timore che questa possa essere talmente intensa da mettere a rischio l'incolumità di cose e persone. Non è un bel momento.

Adesso si parla di transizione ecologica per mitigare il problema del surriscaldamento del globo, ma a causa anche della guerra in Ucraina, invece di accelerare il passaggio a fonti energetiche sostenibili, nel frattempo si torna persino ad usare il carbone.