Il britannico The Independent” parla della “corsa all’oro” dei fabbricanti di armi europei e americani, riprendendo l’espressione di William Hartung, esperto del tema e autore del libro “Prophets of War: Lockheed Martin and the Making of the Military-Industrial Complex”.

Hartung spiega come saranno in particolare le aziende americane a favorire degli investimenti miliardari previsti dai Paesi europei e naturalmente di quelli annunciati dal Pentagono; inoltre evidenzia la loro ipocrisia nel dire che costruiscono armi a difesa della democrazia, quando invece conducono allegramente affari enormi con governi come quelli di Nigeria e Arabia Saudita, denunciati per violazione dei diritti umani e lontanissimi dai valori occidentali.

Washington ha annunciato due pacchetti di aiuti militari all’Ucraina da 300 e da 800 milioni di dollari, che saranno appannaggio degli otto maggiori produttori americani, invitati qualche settimana fa al Pentagono per discutere di come implementare i progetti il più velocemente possibile.

Il senatore dell’Oklahoma Jim Inhofe, membro della Commissione Senato per le Forze armate, ha infatti detto che gli ucraini hanno bisogno “di molto di più” per respingere l’aggressione russa, e ne hanno bisogno presto, quindi il Pentagono deve sbrigarsi ad appaltare i sistemi d’arma.