È di quasi 200 tra morti e dispersi il bilancio dell'uragano Eta, che finora ha devastato sette Paesi dell'America Centrale, causando - si teme - circa 150 vittime solo in Guatemala, di cui 100 solo nel villaggio di Quejá, nella regione centrale dell'Alta Verapaz.

Martedì, l'uragano Eta è atterrato nel vicino Nicaragua come uragano di categoria 4 con venti fino a 225 km/h e piogge torrenziali. Poi si è indebolito in una depressione tropicale mentre si è trasferito nel vicino Honduras e successivamente in Guatemala.

Il presidente Giammattei ha dichiarato che le operazioni di soccorso sono limitate dagli scarsi mezi a disposizione nel Paese, dove è statgo dichiarato lo stato di emergenza.

Le piogge torrenziali di Eta hanno colpito anche Costa Rica, Panama, El Salvador, oltre al Messico, dove le autorità del Chiapas - uno degli Stati più poveri del Paese - hanno annunciato il ritrovamento di almeno 20 vittime.

Secondo il centro di monitoraggio degli uragani statunitense (NHC), Eta è atteso a Cuba per domenica, per poi proseguire la sua marcia verso la Florida meridionale.