La presentazione della candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024 è stata caratterizzata da da un budget molto ridotto per dimostrare la sostenibilità del progetto e la scarsa incidenza sui conti pubblici che, anzi, alla fine potrebbero pure ricavarne un utile concreto e reale, e non solo in prospettiva, sul conto economico.

Quanto dovrebbe costare Roma 2024 (o come la pronunciano gli organizzatori Roma venti ventiquattro)? 5,3 miliardi di euro! Una cifra non da poco, ma neppure assurda, considerate le ultime esperienze, peraltro disastrose sotto il profilo del ritorno economico, degli altri paesi organizzatori.

Quindi, sembrerebbe che Malagò e Montezemolo che guidano il comitato promotore  avessero scoperto il classico uovo di Colombo. Ma non tutti sono d'accordo. Infatti, ad un'analisi leggermente più accurata del progetto quello che salta agli occhi è che nel computo dei costi sono stati inclusi solo gli impianti sportivi e le strutture ricettive di supporto agli atleti. Quello che non è stato considerato sono le spese per le infrastrutture che dovrebbero ricevere per il periodo dei Giochi milioni di persone da tutto il mondo: aeroporti, strade, ferrovie, trasporti urbani, metro...

Nel progetto del comitato promotore tali costi sono stati completamente ignorati e, secondo studi già effettuati in passato, non sono certo di poco conto, poiché più che  doppi di quanto si spenderebbe per gli impianti sportivi.  Quindi, facendo i conti della serva, le Olimpiadi di Roma varrebbero almeno un  punto di PIL! E chi dovrebbe tirar fuori così tanti soldi quando l'Italia è cresciuta negli ultimi anni, le rare volte quando questo è accaduto, solo dello 0,%?

Ma forse Roma è già provvista di infrastrutture sufficienti per ospitare i giochi olimpici. Ma a rincarare i dubbi in tal senso anche una presa di posizione del Codacons secondo il quale  «Roma non è assolutamente in grado di ospitare le Olimpiadi del 2024, e di tale circostanza deve essere correttamente informato il Comitato Olimpico Internazionale, per evitare che una scelta di carattere sportivo possa trasformarsi in un disastro per la città. [...] Fino a quel momento, tutti gli atti pubblici formali relativi alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, saranno impugnati [dal Codacons] dinanzi al Tar del Lazio».