In Europa sono in molti a lamentarsi che il numero di vaccini finora somministrati sia inferiore rispetto alle previsioni, nonostante ad esser responsabili di ciò siano  prima di tutto  le case farmaceutiche produttrici che non riescono a soddisfare le richieste, probabilmente anche per ragioni di convenienza, dando la precedenza a chi è disposto a pagare di più. In Italia c'è pure chi ha avuto la faccia tosta di portare tale argomento  tra le motivazioni per giustificare una crisi di governo.

Ma in una dichiarazione congiunta, Henrietta Fore, Direttore generale dell’UNICEF, e Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore generale dell’OMS ci ricordano che ad oggi, in circa 130 paesi che raccolgono 2,5 miliardi di persone, deve essere ancora somministrata una singola dose di vaccino. 

“Delle 128 milioni di dosi di vaccino somministrate finora, oltre i tre quarti delle vaccinazioni sono avvenute in soli 10 paesi che rappresentano il 60% del PIL mondiale. Ad oggi, in circa 130 paesi, con 2,5 miliardi di persone, deve essere ancora somministrata una singola dose di vaccino. Questa strategia autolesionista costerà vite e mezzi di sostentamento e darà al virus ulteriore opportunità di mutare, eludere i vaccini e minacciare la ripresa economica globale. Oggi, l’UNICEF e l’OMS – partner da oltre 70 anni – chiedono ai leader di guardare oltre i propri confini e attuare una strategia di vaccinazione che possa porre veramente fine alla pandemia e limitare le varianti del virus. Gli operatori sanitari sono stati in prima linea nella pandemia nei contesti a basso e medio reddito e dovrebbero essere protetti per primi in modo che possano proteggere noi. I paesi che partecipano al COVAX si stanno preparando a ricevere e utilizzare i vaccini. Gli operatori sanitari sono stati formati, i sistemi della catena del freddo sono pronti. Manca però una fornitura equa dei vaccini. Per assicurare che cominci la distribuzione del vaccino in tutti i paesi nei primi 100 giorni del 2021, è assolutamente necessario che:  i Governi che hanno vaccinato i propri operatori sanitari e la popolazione a più alto rischio di malattie gravi condividano i vaccini attraverso COVAX così che gli altri paesi possano fare lo stesso; l’Access to COVID-19 Tools (ACT) Accelerator e COVAX, il suo pilastro per i vaccini, siano pienamente finanziati in modo che i fondi e il supporto tecnico siano disponibili per i paesi a basso e medio reddito per distribuire e somministrare i vaccini. Se pienamente finanziato, l’ACT Accelerator può generare un ritorno fino a 166 dollari per ogni dollaro investito;i produttori di vaccini allochino equamente le limitate forniture di vaccini; condividano informazioni sulla sicurezza, l'efficacia e la produzione, come priorità, con l'OMS per il controllo dei regolamenti e delle politiche; aumentino e massimizzino la produzione; e trasferiscano la tecnologia ad altri produttori che possano aiutare ad ampliare la fornitura globale. Abbiamo bisogno di una leadership globale per ampliare la produzione e raggiungere l’equità dei vaccini.  Il COVID-19 ha mostrato che i nostri destini sono fortemente connessi. Che vinciamo o perdiamo, lo faremo insieme”.