È iniziata a mezzogiorno l'affluenza dei partecipanti alla manifestazione organizzata al Circo Massimo dal comitato Difendiamo i nostri figli contro la legge Cirinnà.

Il disegno di legge della senatrice PD è rivolto a coprire un vuoto legislativo riguardo le unioni di fatto tra coppie anche dello stesso sesso. Proprio quest'ultimo aspetto, il riconoscimento delle coppie gay insieme alle tutele che, secondo alcuni, farebbero sì che unioni civili e matrimonio verrebbero ad essere istituti del tutto identici e indistinguibili, sono all'origine della protesta di questa giornata che vede in piazza, quasi esclusivamente, il mondo cattolico.

Altro elemento del ddl Cirinnà non gradito ai partecipanti del Family Day è la cosiddetta stepchild adoption, cioè l'adozione del figliastro, che consentirebbe anche a coppie omosessuali di adottare figli nati da precedenti unioni.

Anche la politica è in piazza. Il portavoce del comitato organizzatore, Gandolfini, è stato ricevuto dal ministro Alfano che pur non andando al Circo Massimo ha così manifestato il suo appoggio. Poi è annunciata la presenza di molti parlamentari della stessa maggioranza di governo, tra cui Quagliariello e Fioroni e pure quella del ministro Galletti. Le regioni Veneto, Lombardia e Liguria, quest'ultime due con i loro presidenti, saranno rappresentate ufficialmente dai gonfaloni.

Per quanto riguarda l'affluenza, va ricordato che l'area del Circo Massimo, anche quella non calpestabile, si aggira intorno ai 70.000 m². Pertanto, secondo le modalità di conteggio utilizzate dalla questura, il numero massimo di partecipanti, se tutta l'area venisse riempita e fosse stracolma di gente, non potrebbe superare le 280.000 persone.
Pertanto, al di là di quello che verrà detto, fin d'ora si può affermare, a differenza di quanto già annunciato, che in piazza non ci saranno 1 milione di persone.