Cosa dice la Destra sul mondo ? Che è una macchina termodinamica retta da una ferrea legge di causa ed effetto, o progressione causale. Ogni evento ha una causa precisa e, risalendo di causa in causa, ci imbattiamo nel nulla. Non a caso, in matematica, tutte le equazioni danno come risultato + o - infinito. Secondo la Destra, gli atomi, ad es. di un tavolo, sono troppo lontani tra di loro e ciò porta alla conseguenza che la materia è vuota, ed è solo prodotto di una illusione indotta dai sensi. A rigore, noi conosciamo solamente ciò che ricade direttamente sotto il dominio dei sensi, o che facciamo e creiamo, come dice Giambattista Vico, coniatore della massima del "verum ipsum factum".
Ad es. una persona per noi esiste realmente solo quando la vediamo o la tocchiamo; una volta uscita dalla nostra sfera sensoriale, è come se non esistesse in assoluto. Altro esempio: conosciamo le civiltà antiche dai documenti e dalle rovine che esse ci hanno lasciato; ma praticamente esse potrebbero non essere mai esistite. A proposito viene a fagiolo quanto racconta il grandissimo George Orwell in "1984", quando riporta le parole che l'inquisitore O'Brien rivolge al povero Winston Smith: "Esiste solo ciò che hai in testa".
Ma la Destra non è solipsista, perché annette grandissima importanza agli altri "io coscienti", in ispecie quelli componenti la comunità nazionale, cioè i cittadini, nella prospettiva di condividere i valori nazionali. Per la Destra è importante ciò che unisce gli uomini, non ciò che li divide, nella speranza di creare una società il più possibile equa e giusta. Pur non condannando la civiltà, frutto della frenesia umana di possedere e di conoscere, la Destra preferisce la quiete della natura, poiché l'uomo (da "humus", che in latino significa terra) è legato indissolubilmente ad essa.
Il progresso è un falso mito (lo dice anche il grande Franco Battiato), perché il mondo è un circolo, per cui, percorrendolo, si ritorna al punto di partenza. Un po' come succede ad Ulisse che, avventuratosi per sete di sapere in un mondo irto di pericoli, alla fine fa ritorno a casa, dove ritrova gli affetti più veri. Per questo la Destra rappresenta l'umanesimo in alternativa la scienza, specie se applicata. Il segreto è nel cuore dell'uomo, nel suo carattere e nelle ragioni che lo spingono ad agire. Gli uomini di Destra sono in sostanza dei liberi pensatori e parlano, più che di "anima", di "coscienza".
L'anima è solo una forma di energia che pervade il corpo fisico e che è destinata, alla morte di questo, a dissolversi nel ciclo naturale, come diceva il grande Pietro Pomponazzi. Da quanto si è detto, la Destra è pensiero etico-politico, ma non solo. Essa ambisce a conoscere tutte le tradizioni culturali, siano esse popolari od esoteriche, al fine di giungere ad una sintesi conoscitiva di tutto il sapere. Ma rifiuta anticaglie come le prove ontologiche sull'esistenza di Dio, o la coppia opposizionale trascendenza/immanenza, tutti concetti che hanno fatto il loro tempo.
In Italia, la Destra, naturalmente, è accanita interprete della tradizione romana, nella speranza di recuperarvi gemme di conoscenza da attualizzare e rendere utili anche nel presente. A questo intento sono dedicati i miei precedenti post, volti ad illuminare, per quanto possibile, aspetti e particolarità di quella tradizione. Nella Destra rientra quindi il filone della tradizione romano-italiana, ma senza le esorbitanze che caratterizzano personaggi come Pomponio Leto o Julius Evola.