La Corea del Nord ha lanciato oggi un missile a lunga gittata, nonostante il divieto di utilizzo dei missili balistici, imposto dalla comunità internazionale. Lo ha annunciato l'emittente televisiva di stato del paese asiatico,

Il comunicato ufficiale spiega che il lancio era finalizzato alla messa in orbita di un satellite a scopi scientifici, ma, in realtà, farebbe parte di un programma volto a sviluppare missili in grado di raggiungere il continente americano. E, infatti, poche righe dopo, parla di un passo avanti fondamentale nel rafforzamento degli strumenti di difesa nazionale.

Il lancio ha avuto luogo attorno alle 9.30, ora locale, dal centro spaziale di Sohae a Tongchang-ri, sulla costa nord-occidentale del paese.

La televisione pubblica giapponese, NHK, ha riferito trattarsi di un missile a più stadi e che alcuni detriti sono caduti nel Mar Cinese Orientale, a circa 250 chilometri dalla costa sud-orientale della penisola coreana, 14 minuti dopo il lancio.

Secondo alcuni analisti, la Corea del Nord è ancora lontana dal disporre di missili a lunga gittata in grado di trasportare una testata nucleare e rappresentare una seria minaccia per gli Stati Uniti. Mettere in orbita un satellite è cosa ben diversa da lanciare un missile nucleare, che, oltre a salire, a un certo punto deve anche rientrare verso terra. E questo la Corea del Nord non ha ancora dimostrato di essere in grado di farlo.

Forti reazioni da parte della comunità internazionale. Per gli Stati Uniti, il segretario di stato, John Kerry, ha parlato di una seria provocazione e di una minaccia per la sicurezza, non solo della penisola coreana ma dell'intera regione, rinnovando l'impegno del governo americano nella difesa dei suoi alleati nella zona, in particolare Giappone e Corea del Sud. Quest'ultima ha annunciato che, a fronte della crescente minaccia nord-coreana, a breve inizieranno colloqui con gli Stati Uniti per la realizzazione di un sofisticato sistema di difesa anti-missilistico, denominato Terminal High Altitude Area Defence (THAAD).

Il lancio è avvenuto a distanza di appena un mese dal quarto test nucleare di Pyongyang. Secondo alcuni, in questo modo, il leader coreano,Kim Jong-un, avrebbe pensato di evitare che nuove sanzioni andassero ad aggiungersi a quelle già previste per il test del 6 gennaio scorso.