Intervistato dalla CNN, l'ex patron della Formula 1, Bernie Ecclestone, non ha espresso molto entusiasmo per l'iniziativa promossa da Hamilton per istituire una commissione che supporti i diritti delle minoranze anche nel mondo dei motori.
Ma non è stato questo a dar fastidio al sei volte campione del mondo, quanto il fatto che Ecclestone, nella stessa intervista, abbia dichiarato che "in molti casi, i neri sono più razzisti di quanto non lo siano i bianchi".
Hamilton, che a seguito del Black Lives Matter aveva denunciato di aver dovuto affrontare offese e abusi legati al colore della pelle, ha commentato così le parole di Ecclestone:
"Adesso ha perfettamente senso che nulla sia stato detto o fatto per rendere il nostro sport più aperto, anche per contrastare gli abusi razziali che ho subito durante la mia carriera. Se chi ha gestito per decenni la F1 ha una tale mancanza di comprensione dei problemi che noi neri dobbiamo affrontare ogni giorno, come possiamo credere che potesse capire le persone che lavoravano per lui? Ora è giunto il momento di cambiare. Non smetterò di spingere per creare un futuro inclusivo per il nostro sport, con pari opportunità per tutti. Per creare un mondo che offra pari opportunità anche alle minoranze".
Il gruppo americano Liberty Media, che ha acquistato i diritti commerciali per la F1 nel gennaio 2017, ha diramato un nota per ricordare che Ecclestone non ha più alcun ruolo nella Formula 1, dopo che nel gennaio 2020 è venuto meno anche l'ultimo incarico che aveva conservato, quello di presidente onorario.